Dramma in Grecia: tetraplegica muore in casa. Non aveva pagato la bolletta e le avevano tagliato la corrente
La Grecia stritolata dalla crisi economica e dalle misure di austerity continua a consegnare storie drammatiche: una donna di 56 anni – tetraplegica da 20 – è morta nella sua abitazione di Chania, sull'Isola di Creta, perché i macchinari che le consentivano di sopravvivere si sono fermati dopo che la società erogatrice della corrente elettrica le ha tagliato la fornitura: la dona non era riuscita a pagare la bolletta. I media locali raccontano che la vittima, costretta a letto dalla sua malattia, era assistita da un'infermiera che, tuttavia, si era assentata per fare delle commissioni. Proprio in quel momento un dipendente dell'azienda elettrica è passato per consegnare un avviso di immediato pagamento di una bolletta da 240 euro pena il "taglio" della fornitura. Nessuno aveva potuto rispondere alla sollecitazione dell’incaricato e la procedura per il distacco del contatore era stata tempestivamente eseguita. Una volta tagliata la corrente, il macchinario che forniva ossigeno alla donna aveva continuato a funzionare per un'ora, l'autonomia disponibile con le batterie di riserva, e poi si era bloccato.
Poco dopo in casa era rientrata l'infermiera, che aveva trovato la donna già morta. I familiari della vittima hanno sporto denuncia contro "chiunque sia responsabile" del decesso della malata. Lo scorso marzo, dalle pagine di un giornale locale, la donna morta aveva rivolto un appello all'istituto delle assicurazioni degli agricoltori (OGA) dopo che l'ente le aveva tagliato la pensione e di conseguenza ella non era più in grado di pagare le spese per le proprie cure.