Dramma Australia, adolescente ucciso da una medusa velenosa mentre nuota in mare
Una tranquilla giornata al mare in un attimo si è trasformata in tragedia per un adolescente australiano che stava nuotando lungo le coste del Queensland, nella parte nord-orientale del continente. Il ragazzo di 17 anni, Tommy Johnson, è stato punto da una medusa il cui tocco si è rivelato fatale per il giovane. Secondo quanto riportano i media locali in base alla ricostruzione delle autorità australiane, il ragazzo stava nuotando vicino alla città di Bamaga a Cape York, sulla estrema punta settentrionale dell'Australia, quando è stato punto da un esemplare di cosiddetta cubomedusa, la medusa più velenosa al mondo.
Il diciassettenne è stato subito soccorso e trasportato prima a riva e poi in elicottero al più vicino ospedale, a Townsville, dove è stato ricoverato. Purtroppo non si è più ripreso, le sue condizioni sono peggiorate e il ragazzo è morto a una settimana di distanza dall'incidente. L'episodio infatti risale al 22 febbraio scorso e per una settimana parenti e amici hanno sperato che il giovane potesse farcela ma lunedì scorso purtroppo i medici ne hanno dovuto dichiarare la morte cerebrale staccandolo dalle macchine del supporto vitale.
La morte del 17enne è il primo caso di decesso dovuto a medusa in Australia dal 2006 ma in zona la cubomedusa, tra le creature più pericolose in mare, è molto diffusa tanto che sulle spiagge vi sono cartelli di avvertimento e ai bagnanti è consigliato di indossare mute apposite che proteggono tutto il corpo. A causa del veleno rilasciato, questo tipo di meduse provocano uno shock anafilattico immediato: le tossine attaccano cuore, sistema nervoso e cellule della pelle e spesso la persona colpita va in shock e annega o muore di infarto. Dopo la morte dell'adolescente, le autorità hanno emesso un avvertimento sul nuotare nelle acque della regione. "Stiamo assistendo ad avvistamenti sia di cubomeduse che di meduse che causano la sindrome di Irukandji nelle nostre acque", ha detto il direttore del locale servizio sanitario, aggiungendo: "Se non hai una tuta protettiva e sai che potrebbero esserci meduse nell'acqua, non entrare".