“Dove sono i comunisti”, con l’auto piomba nel consolato cinese a San Francisco, ucciso dalla polizia
Momenti di paura nelle scorse ore a San Francisco quando un’auto si è schiantata volontariamente contro il consolato cinese nella città statunitense facendo irruzione nell’ufficio visti. Dopo il fuggi fuggi generale, l’uomo è stato colpito e ucciso dalla polizia intervenuta sul posto. La terribile scena lunedì pomeriggio ora locale, le prime ore di martedì in Italia.
Secondo le autorità locali, l’uomo è entrato con la sua auto negli uffici dall’ingresso principale, è sceso e ha iniziato a urlare qualcosa. Quindi ha litigato con le guardie all'interno che cercavano di fermarlo e infine è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
Secondo le prime testimonianze, l’uomo protestava e urlava. "L'uomo è uscito dall'auto, sembrava sanguinante, aveva i capelli lunghi, un aspetto asiatico e stava dicendo qualcosa tipo: ‘Dov'è il maledetto partito comunista” ha raccontato un testimone ai media Usa.
"L’uomo ad un certo punto si è girato verso la sua macchina e ha cercato di prendere qualcosa, in quel momento la guardia di sicurezza è corsa verso di lui ed è riuscita a trattenerlo un po' e in quel momento la gente ha iniziato a correre e a scappare fuori" ha aggiunto l’uomo alla Abc, proseguendo: "Ha chiaramente cercato di prendere qualcosa dalla sua macchina perché ho potuto sentire la guardia di sicurezza dire ‘non tirarlo fuori, non tirarlo fuori.' Non so cosa significasse, ma è stato in quel momento che è avvenuto lo scontro".
Nel frattempo infatti è arrivata la polizia che poco dopo ha aperto il fuoco. L’uomo è stato portato in ospedale dove è stato dichiarato morto poco dopo. In una dichiarazione, il consolato generale cinese ha descritto l’incidente come un “attacco violento” e ha chiesto di fare luce sui fatti. La polizia non ha chiarito come si è svolta la sparatoria e se l'uomo avesse un'arma. Il consolato di San Francisco è stato preso di mira diverse volte in passato anche con esiti tragici.