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Guerra in Ucraina

“Dov’è papà?”. Figlio di un soldato ucraino riconosce il padre tra le foto dei morti in guerra

Nel filmato, diffuso su Twitter, si può sentire una mamma chiedere al figlio: “Dov’è papà?”. Il piccolo lo riconosce subito e corre ad abbracciare la foto del padre scomparso, esposta insieme a decine di altre sul marciapiede di una città ucraina.
A cura di Davide Falcioni
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A pagare il prezzo più alto della guerra in Ucraina sono soprattutto i bambini: non solo quelli sotto le bombe, ma anche i figli dei soldati caduti, feriti e dispersi sul fronte. Anche per questo negli ultimi giorni è diventato virale sui social il video di un bimbo ucraino che abbraccia la foto del papà, tra quelle che immortalano i volti dei soldati morti.

Nel filmato, diffuso su Twitter da Roman Sheremeta, economista ucraino-americano e docente alla Case Western Reserve University di Cleveland, Ohio, si può sentire una mamma chiedere al figlio: "Dov'è papà?". Il piccolo lo riconosce subito e corre ad abbracciare la foto del padre scomparso, esposta insieme a decine di altre sul marciapiede di una città ucraina non ben specificata. "Il nome dell'eroe caduto è Oleksii Yanin. Era un atleta e soldato ucraino. Era un campione ucraino di kickboxing e campione del mondo di boxe thailandese", ha spiegato nel suo tweet il professor Sheremeta.

Shoigu: "Intensificati i nostri attacchi a siti militari ucraini"

In questo quadro il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha rivendicato oggi un'intensificazione degli attacchi alle infrastrutture militari ucraine in risposta ai raid di Kiev sul territorio russo: "Sullo sfondo del fallimento della cosiddetta ‘controffensiva', Kiev si è concentrata sulla realizzazione di attacchi terroristici alle infrastrutture civili", ha dichiarato Shoigu. "L'intensità dei nostri attacchi contro le strutture militari ucraine è stata notevolmente aumentata".

Medvedev: "Armi nucleari se l'Ucraina sottrarrà nostre terre"

Il vicepresidente del consiglio russo di sicurezza, Dmitri Medvedev, ha invece lanciato una nuova minaccia di impiego di armi nucleari: "Se immaginiamo che l'offensiva dell'Ucraina con il sostegno della Nato abbia successo, portando alla sottrazione di parte della nostra terra, in virtù del decreto presidenziale del 6 febbraio 2020, dovremmo optare per l'uso di armi nucleari. Semplicemente non c'è altra via d'uscita", ha scritto su Telegram. "Pertanto, i nostri nemici devono pregare i nostri guerrieri" che "non consentono al fuoco nucleare globale di divampare", aggiunge.

L'ex presidente russo in un altro post riferito agli ucraini e al presidente di Kiev, Volodymyr Zelensky, aggiunge che "è redditizio che questi ‘cretini' abbiano avanzato una ‘formula di pace' non praticabile, e che qualsiasi altra opzione per condurre i negoziati viene rifiutata con la schiuma alla bocca. Quanto è ancora utile che il ‘clown al comando' abbia firmato un ordine sul divieto di negoziati con il nostro Paese". "Tutto ciò consentirà alla Russia di portare al termine ciò che è stato avviato con l'operazione militare speciale. Fino alla fine del regime di Bandera, fino alla fine dell'ideologia neonazista. Fino alla fine fisica di tutti i ‘bastardi' che hanno distrutto un numero enorme dei loro cittadini per il denaro rubato dall'Occidente e per soddisfare le loro dolorose ambizioni", conclude.

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