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Dottoressa uccide la figlioletta e poi si toglie la vita. Chi era l’oncologa Krystal Cascetta

La 40enne, specializzata in cancro al seno, lavorava presso il Mount Sinai Hospital di New York. Il dramma nella mattinata di sabato, il marito non era in casa.
A cura di Biagio Chiariello
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Una dottoressa di New York, Krystal Cascetta, avrebbe ucciso la figlioletta di pochi mesi quindi si sarebbe suicidata. È un terribile episodio di omicidio-suicidio quello confermato dalla New York State Police.

La 40enne, oncologa del Mount Sinai Hospital, ha sparato alla piccola (la cui età non è stata al momento rivelata) e poi ha rivolto l'arma contro se stessa nella loro casa a Somers, cittadina a circa 50 miglia a nord-est della Grande Mela, intorno alle 7 di sabato 5 agosto. Il marito della dottoressa, Timothy, non era in casa al momento dei fatti. La polizia di stato ha affermato che "la scena è compatibile con un omicidio/suicidio". Ancora non è chiaro il movente.

"Sappiamo, al 100%, senza dubbio, che si è trattato di un omicidio-suicidio" ha detto il poliziotto Steven Nevel alla NBC. La chiamata al 911 sarebbe arrivata da qualcuno all'interno della residenza, che, dopo aver sentito il primo colpo di pistola, si è precipitato nella stanza della bambina, "pensando che qualcosa fosse caduto" ha spiegato l'agente. Quindi ha sentito "un secondo colpo di pistola" prima di arrivare nella stanza, ha sfondato la porta chiusa e "ha trovato la madre e la bambina morti all'interno", ha detto Nevel.

Cascetta era un’ematologa e un’oncologa specializzata in cancro al seno. Laureata all’Albany Medical College, lavorava come capo reparto del Mount Sinai Queens Infusion Center, un centro di cura per il cancro e le malattie del sangue, e come assistente professore di medicina nella divisione di ematologia e oncologia medica presso la Icahn School of Medicine del Mount Sinai. Dall'anno scorso aveva anche studiato per un master in amministrazione sanitaria presso la Cornell University.

Si era sposata nel 2019.

I suoi pazienti hanno espresso dolore e incredulità sui social. “Mi mancherà tantissimo, si è preoccupata profondamente dei suoi pazienti”, scrive la scrittrice Kambri Crews, che era stata in cura da lei.

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