video suggerito
video suggerito

Dopo la gaffe Romney ci ripensa: “Mi rivolgo a tutti gli americani”

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney, dopo le parole sugli americani “parassiti”, va in tv e fa retromarcia dicendo che questo è il momento di stare uniti e assicurando che lavorerà per il 100% della popolazione.
A cura di Susanna Picone
1 CONDIVISIONI
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney, dopo le parole sugli americani “parassiti”, va in tv e fa retromarcia dicendo che questo è il momento di stare uniti e assicurando che lavorerà per il 100% della popolazione.

Le parole di Mitt Romney estrapolate da un video “rubato” di qualche tempo fa erano state tali da spingere molti analisti a considerare ormai finita la sua corsa alla Casa Bianca. L’avversario di Obama parlava, infatti, di una metà di americani, quelli “poveri” che non pagano le tasse, di cui non era suo compito preoccuparsi come presidente. Una “gaffe” inizialmente non smentita da Romney, il quale ha spiegato che quello era un concetto già espresso in pubblico, ma che poi lo ha spinto a fare un passo indietro. Il candidato repubblicano, infatti, adesso assicura che lavorerà a favore dei poveri meglio del suo predecessore, l’attuale presidente Obama. “La mia campagna elettorale si rivolge al cento per cento degli americani”, dichiara Romney alla tv ispanica Univision. L’ex governatore non fa direttamente riferimento al video pubblicato da Mother Jones ma dice che, dopo che in questi anni la politica “ci ha allontanati”, è necessario “sperare di tornare a essere più uniti” e che per questa ragione la sua campagna è dedicata alla vita del cento per cento degli americani: “Sono molto preoccupato per tutti i cittadini, per il fatto che negli ultimi anni, la loro vita è diventata sempre più dura”.

Da parassiti a gente che ha bisogno di aiuto – Quelli prima definiti “parassiti” diventano dunque per Romney gente che ha bisogno di sostegno perché i loro stipendi sono calati. Il candidato repubblicano ammorbidisce poi anche la sua posizione sull’immigrazione evitando di parlare di espulsioni di massa o di auto deportazione, inoltre si schiera a favore di quei ragazzi che pur essendo arrivati in America da bambini stanno crescendo da clandestini: “Meritano di più di un permesso temporaneo, ci dovrebbe essere qualcosa di permanente”. Un intervento che servirà per rimediare al danno fatto con le precedenti dichiarazioni? Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos pubblicato in seguito alla diffusione del video, il 43% degli americani, ascoltato il suo pensiero, non può che considerarlo ora negativamente.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views