Dopo due mesi separati per coronavirus padre riabbraccia la figlia malata di leucemia

Riabbracciare un proprio caro dopo un lungo periodo è una sensazione magnifica. Riabbracciare la propria figlia malata di leucemia dopo sette settimane è però indescrivibile: ne sa qualcosa Scott Sneddon, 50enne di Falkirk (Scozia) che dopo quasi due mesi è potuto tornare a stringere la sua Mila, 4 anni e gravemente malata. La piccola era stata sottoposta a diversi cicli di chemioterapia così quando è esplosa l'emergenza sanitaria legata al coronavirus il padre ha deciso di non andare a trovarla a casa per non rischiare di sovraccaricare il sistema immunitario della figlia, già gravemente indebolito.

Quando le notizie sul covid-19 si sono diffuse anche in Scozia, Scott ha deciso insieme alla moglie di andare via di casa per proteggere la figlia. Malgrado l’applicazione del lockdown, infatti, l’uomo è stato una di quelle persone che non ha mai smesso di andare al lavoro in un'azienda che produce beni di prima necessità; l'uomo, sapendo di correre il rischio di contrarre il virus, ha avuto la lucidità e la forza di allontanarsi dai suoi cari che per sette settimane, al costo di una grandissima fatica, ha visto solo di rado e solo attraverso il vetro di una finestra, mantenendosi sempre a distanza di sicurezza per non vanificare gli sforzi fatti. Stanco di quella situazione, Scott ha chiesto al datore di lavoro di poter andare in ferie. Così, dopo alcune settimane di isolamento ha ricevuto dai medici il via libera per tornare a casa.

Prima di farlo però l’uomo ha chiamato la figlia e le ha detto: “Sto tornando a casa oggi” e la piccola, con voce commossa ha chiesto: “Oggi?”, e lui “Adesso”. L’incontro è stato filmato dalla moglie e pubblicato su Twitter. Nel video è possibile vedere padre e figlia che si stringono in un tenero abbraccio con Scott che le chiede: “E’ stata una bella sorpresa? – quindi aggiunge – D’ora in poi posso stare qui”.