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Covid 19

La protesta no vax e no pass di Freedom Convoy arriva in Francia: Parigi assediata e tafferugli

Dopo Canada e Australia, dove nelle scorse ore circa 10mila persone si sono radunate nei pressi del Parlamento a Canberra, la protesta del movimento Freedom Convoy, anti vaccini Covid e anti pass vaccinale, è arrivata anche in Francia: Parigi assediata, tafferugli in Centro nonostante il divieto di passaggio.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo il Canada e l'Australia, il movimento anti vax Freedom Convoy è arrivato anche in Francia. Diverse migliaia di persone sono giunte sabato mattina nei dintorni di Parigi per manifestare la loro opposizione al pass vaccinale Covid, nonostante il divieto delle autorità, come ha reso noto l'emittente BmfTv. Le forze dell'ordine si sono mobilitate per impedire la protesta, fermando già una cinquantina di veicoli alle porte della Capitale nelle scorse ore. Secondo la prefettura, gli agenti schierati sono quasi 7.200 e opereranno "nel corso dei prossimi tre giorni per applicare il divieto ai convogli di veicoli". Le forze dell'ordine sono già intervenute sugli Champs-Elyse'es, per disperdere i manifestanti. Finora sono state multate con verbale 337 persone, 14 quelle fermate. Tensioni sono segnalate anche a Place d'Italie.

Il primo ministro, Jean Castex, d'altronde aveva promesso intransigenza nei confronti del movimento di protesta. "Se bloccano il traffico o provano a bloccare la Capitale, occorre essere decisi", ha affermato a France 2. Non solo. Sempre questa mattina, la polizia ha anche arrestato, in località Denfert-Rochereau, due persone in possesso di taniche di benzina, martelli e coltelli.

Le richieste dei manifestanti in Francia

Nella Capitale sono stati dispiegati anche veicoli blindati della gendarmeria, per la prima volta dopo le manifestazioni dei cosiddetti giubbotti gialli alla fine del 2018. Il convoglio della libertà francese si ispira al modello di mobilitazione che ha paralizzato la capitale del Canada, Ottawa. "Siamo tutti stanchi di quello che abbiamo attraversato in questi due anni. Questa fatica si esprime in diversi modi: disordine in alcuni, depressione in altri. Vediamo una sofferenza mentale molto forte, tra i giovani e meno giovani. E a volte, questa stanchezza si traduce anche in rabbia. Lo sento e lo rispetto", ha detto il presidente Macron venerdì in un'intervista venerdì al quotidiano Ouest-France. "Ma – ha aggiunto – chiedo la massima calma". A lui ha fatto eco il premier Castex che ha aggiunto: "Il diritto di manifestare e di avere un'opinione è un costituzionalmente garantito nella nostra Repubblica e nella nostra democrazia. Il diritto di bloccare gli altri o di impedire qualsiasi tipo di spostamento non lo è".

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A due mesi dalle elezioni presidenziali francesi, i manifestanti chiedono il ritiro del pass vaccinale. Il governo, da parte sua, ha già fatto sapere di prevedere di revocare la certificazione di vaccinazione entro la fine di marzo o l'inizio di aprile. Ma intanto il malcontento cresce ed altri movimenti collegati a quello di Freedom Convoy sperano di arrivare addirittura a Bruxelles il prossimo lunedì 14 febbraio, nonostante le autorità locali già abbiano vietato qualsiasi manifestazione.

In Australia 10mila persone protestano contro l'obbligo vaccinale

Screen da Abc.net
Screen da Abc.net

La protesta contro vaccini Covid e pass è scoppiata anche in Australia. Alcune migliaia di manifestanti si sono riuniti davanti alla sede del parlamento a Canberra per manifestare contro l’obbligo di vaccino e altre misure anti contagio. Secondo la polizia, come riporta il quotidiano inglese The Guardian, erano circa 10mila le persone che hanno partecipato alla marcia. Tre sono state arrestate: tra questi un camionista che non si è fermato ad un posto di blocco. In cento hanno saltato le barricate e si sono scontrate con la polizia, che stava monitorando la folla con droni ed elicotteri. Il premier Scott Morrison ha detto di comprendere la preoccupazione dei presenti ma ha chiesto di "protestare in modo pacifico e rispettoso. L’Australia è un paese libero e loro hanno il diretto di manifestare".

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