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Donna data alle fiamme nella metro di New York, l’aggressore: “Avevo bevuto, non mi sono reso conto”

Il 43enne Zapeta-Calil è stato incriminato per omicidio di primo e secondo grado con l’accusa di aver dato alle fiamme una donna addormentata nella metro di New York. L’uomo ha dichiarato davanti alle autorità di non essersi accorto di quanto fatto perché sotto effetto di alcolici.
A cura di Gabriella Mazzeo
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É stato incriminato per omicidio di primo e secondo grado e per incendio doloso Sebastian Zapeta-Calil, l'uomo accusato di aver dato fuoco a una donna addormentata nella metropolitana di New York. Zapeta-Calil non era presente alla breve udienza di venerdì nel tribunale della Corte suprema della contea di Kings. L'uomo dovrà invece essere presente il 7 gennaio, quando si entrerà nel vivo di quello che sarà l'impianto accusatorio nei suoi confronti.

Nel primo incontro con il giudice, Calil avrebbe affermato di aver bevuto prima di appiccare il fuoco e di non essersi reso conto del crimine commesso.

Il 33enne è stato fermato con l'accusa di aver dato fuoco a una donna che stava dormendo su un treno della metropolitana newyorkese. Secondo le prime testimonianze e ricostruzioni, l'uomo non conosceva la sua vittima, ma avrebbe comunque dato alle fiamme i suoi vestiti per poi guardarla bruciare.

L'omicidio di primo grado comporta la possibilità di una condanna all'ergastolo senza libertà vigilata e Zapeta-Calil sarà  difeso dall'avvocato Andrew Fiedman. Secondo quanto riferiscono le autorità alla Cnn, la vittima era probabilmente una donna senza fissa dimora e questo rende difficoltose le operazioni di identificazione.

Il corpo della vittima, seppur gravemente ustionato, ha permesso agli inquirenti di fare alcuni progressi e per questo si stanno utilizzando impronte digitali e prove del Dna con tecnologie molto avanzate. La vittima potrebbe anche essere identificata tramite il calco dei denti.

L'incidente ha accentuato le preoccupazioni della popolazione sulla sicurezza nella rete metropolitana di New York, tra abuso di sostanze stupefacenti in larga crescita e violenza in aumento.

Durante la prima udienza in tribunale, Calil aveva affermato di aver assunto alcol prima di dare fuoco alla donna addormentata in metro e di non essersi reso conto di quello che aveva fatto.

Secondo quanto reso noto, Zapeta-Calil arriva dal Guatemala e dopo essere stato cacciato nel 2018, era riuscito a rientrare negli Usa. L'uomo non aveva precedenti penali prima dell'accusa di omicidio.

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