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Covid 19

Diva dell’Opera cinese muore per complicazioni da Covid a 40 anni: “Virus da prendere seriamente”

I media cinesi hanno diffuso la notizia della morte di Chu Lanlan, cantante dell’Opera di Pechino, per complicazioni da Covid: aveva 40 anni. L’epidemiologo Eric Feigl-Ding: “Ora prenderemo sul serio questa ondata in Cina?”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Twitter.
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È morta a soli 40 anni a causa delle complicazioni da Covid-19 Chu Lanlan, cantante dell'Opera di Pechino. Il decesso della donna è stato confermato dai media locali nelle scorse ore, dopo che sul social cinese Weibo si sono moltiplicate le segnalazioni rispetto ad un peggioramento delle sue condizioni.

Una dei suoi allievi ha sottolineato che il virus ha aggravato in realtà uno stato di saluto già compromesso a causa di pregresse patologie. Aveva un figlio di 7 anni. Si era esibita anche durante le Olimpiadi del 2008, quando si sono svolte nella Capitale cinese. È stata vista in pubblico l'ultima volta a novembre.

La notizia è stata rilanciata anche dall'epidemiologo Eric Feigl-Ding, che ha aggiunto: "Ora prenderemo finalmente sul serio l'ondata di Covid in Cina?".

Il riferimento è alla difficile situazione in Cina dopo che il governo ha abbandonato la strategia Covid Zero che aveva seguito fin dall'inizio della pandemia. Ma le proteste di massa delle scorse settimane hanno costretto ad un passo indietro.

Addirittura, secondo l'epidemiologo Wu Zunyou, il Paese sta andando verso tre ondate di contagi, che si verificheranno nella stagione invernale e che sono collegate a tre eventi: la revoca delle restrizioni, le vacanze per il Capodanno cinese e al ritorno al lavoro dopo le ferie.

E la Cnn ha pubblicato i dati di un nuovo studio realizzato da tre professori di Hong Kong e divulgato su Medrxiv secondo il quale la brusca uscita della Cina dalle restrizioni, con l'addio a lockdown, quarantene centralizzate, test di massa e rigorosi tracciamenti, potrebbe causare quasi 1 milione di morti. "L'ondata di infezioni probabilmente sovraccaricherebbe molti sistemi sanitari locali in tutto il Paese", si legge nell'analisi.

Questo perché, secondo gli studiosi, l’improvvisa revoca delle misure non segue l’adozione di campagne di vaccinazione degli anziani o il potenziamento delle capacità di ricovero negli ospedali o incrementi delle scorte di antivirali. Per cui, per evitare questo scenario catastrofico, la Cina dovrebbe investire di più in vaccini ed antivirali.

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