video suggerito
video suggerito

Distruggere i satelliti con una bomba atomica: il piano di guerra studiato dagli scienziati cinesi

Un gruppo di scienziati cinesi ha simulato al computer un attacco a velivoli spaziali e satelliti con una bomba atomica. A rivelarlo un articolo pubblicato sulla rivista Nuclear Techniques.
A cura di Davide Falcioni
275 CONDIVISIONI
Immagine

Un gruppo di scienziati cinesi ha simulato un attacco a velivoli spaziali e satelliti con una bomba atomica. A rivelarlo un articolo pubblicato sulla rivista Nuclear Techniques, secondo cui un team coordinato dal fisico Liu Li – membro di un istituto di ricerca nucleare sotto il controllo dell'esercito cinese – ha simulato al computer esplosioni a diverse altezze ai margini dello spazio.

Sebbene i processi fisici siano molto complessi, il nuovo modello può stimare il raggio dell'esplosione e l'entità del danno "con grande affidabilità", secondo i ricercatori del Northwest Institute of Nuclear Technology di Xian. Una bomba con una forza esplosiva di dieci milioni di tonnellate, fatta esplodere a un'altezza di 80 chilometri sopra la superficie terrestre, potrebbe quindi mettere fuori uso i satelliti in orbita o altri velivoli spaziali.

Secondo il South China Morning Post il test rappresenta un avvertimento piuttosto esplicito al programma satellitare Starlink della società statunitense SpaceX del miliardario Elon Musk, che rappresenterebbe – secondo un'analisi condotta dall'esercito – una minaccia alla sicurezza nazionale cinese. Le migliaia di satelliti in orbita bassa infatti potrebbero fornire servizi di comunicazione ai nemici della Cina o distruggere velivoli spaziali cinesi.

Dopo aver escluso attacchi missilistici ai singoli satelliti, la simulazione ipotizza l'impiego di armi nucleari per danneggiare l'intera rete satellitare statunitense. Secondo il team di Liu Li un'esplosione un'altitudine di 80 chilometri – dove c'è ancora aria –  formerebbe una nube atomica che si estenderebbe a un'altitudine di quasi 500 chilometri in cinque minuti coprendo un'estensione di 140.000 chilometri quadrati. In quell'area velivoli spaziali e satelliti potrebbero essere messi fuori uso dalle radiazioni o dai colpi inferti dai detriti.

La simulazione – come ha detto al South China Morning Post un esperto nucleare anonimo di Pechino – non fornisce alcuna indicazione che la Cina impiegherebbe davvero un'arma del genere: si tratta, quindi, di un'ipotesi assolutamente remota e molto di là dal verificarsi.

275 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views