Disordini in Venezuela, sale il bilancio delle vittime: morta donna colpita da una bottiglia
Sale a ventuno il bilancio delle vittime dell’ondata di scontri scoppiati in raduni pro e contro il governo di Nicolas Maduro, in atto dall'inizio di aprile in Venezuela. L’ultima vittima è una donna di quarantasette anni, deceduta la notte scorsa. Era stata colpita alla testa da una bottiglia durante una manifestazione filo-governativa quattro giorni fa. Almelina Carrillo Virgez – questo il nome della quarantasettenne – era stata ricoverata lo scorso 19 aprile, dopo essere stata raggiunta alla testa da una bottiglia di acqua congelata che era stata gettata da un edificio contro una manifestazione a favore del governo del presidente venezuelano nel quartiere La Candelaria di Caracas. A dare notizia della morte della donna è stato il ministro degli Interni, Nestor Reverol, su Twitter. Il ministro ha sottolineato che si tratta di “un'altra vittima della destra fascista e terrorista, piena di odio” e che i responsabili dell'omicidio della donna saranno catturati.
Il clima di caos e violenza che ha segnato le manifestazioni di piazza dell'opposizione, duramente represse dal governo di Maduro, sta minacciando ormai di degenerare in una vera e propria rivolta sociale. Contro questo clima di violenza, e per rendere omaggio alle vittime, nei giorni scorsi migliaia di venezuelani vestiti di bianco, con le mani alzate o aggrappate a croci di legno e rosari, hanno sfilato per le vie di Caracas, muovendo dalla ricca zona est della capitale verso il più popolare ovest, in quella che è stata battezzata la “marcia del silenzio”.