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Disastro Egyptair: nave francese capta il segnale della scatola nera

La nave Laplace della Marina Militare francese ha captato il segnale di una delle due scatole nere dell’aereo EgyptAir precipitato il 19 maggio nel Mar Mediterrano.
A cura di Davide Falcioni
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La vicenda del disastro aereo del volo EgyptAir 804 precipitato nel Mar Mediterraneo quasi due settimane fa potrebbe essere vicina a una svolta importante. Il Bea, Bureau enquête et d’analyses (Ufficio di inchiesta e analisi), ha infatti reso noto che la nave militare francese Laplace ha rilevato il segnale di una delle due scatole nere dell'Airbus A 320 inabissatosi con 66 persone a bordo per cause mai chiarite. Nelle scorse ora la notizia era stata fatta trapelare dalle autorità egiziane, ma la conferma è arrivata ora anche da quelle francesi. I registratori di volo, dunque, potranno presumibilmente essere recuperati nei prossimi giorni anche grazie al supporto della John Lethbridge, nave della società Deep Ocean specializzata nella ricerca dei relitti e dotata di un robot in grado di immergersi fino a 3.000 metri di profondità per recuperare le scatole nere.

L'Airbus inabissato nel Mar Mediterraneo

Era il 19 maggio quando il volo internazionale EgyptAir 804 si è inabissato a largo del Mar Mediterraneo, tra la Grecia e l'Egitto. Il velivolo, un Airbus A320, era stato consegnato alla compagnia di bandiera africana nel novembre del 2003 e, secondo fonti del Cairo, avrebbe subito gli ultimi lavori di manutenzione poco prima di decollare da Parigi. L'aereo stava effettuando il suo quinto volo della giornata, avendo prima volato da Asmara (Eritrea) al Cairo, quindi dal Cairo all'Aeroporto di Tunisi-Cartagine (Tunisia) e viceversa, e ancora dal Cairo verso Parigi. Il volo EA804 trasportava 56 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio: nessuno è sopravvissuto e la scorsa settimana il ritrovamento di alcuni resti umani aveva fatto ipotizzare che a bordo fosse esplosa una bomba. Un uomo, qualificato dall'Associated Press come un esperto, ha potuto esaminare decine di resti custoditi in un obitorio del Cairo. "Non c'è neanche un cadavere intero. La spiegazione logica è che a ridurli così sia stata un'esplosione a bordo". La fonte ha aggiunto: "Il primo rapporto della medicina legale ha indicato che, secondo l'autopsia dei resti dei corpi delle vittime, un'esplosione ha avuto luogo a bordo dell'aereo prima che precipitasse". In realtà però nei giorni seguenti – data anche l'assenza di rivendicazione dell'eventuale attentato – gli inquirenti hanno dato maggio credito alla tesi dell'incidente. L'esame delle scatole nere, che verranno recuperate nei prossimi giorni, potrà finalmente chiarire questo aspetto.

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