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Diana uccisa dalle forze speciali? La talpa che lo rivelò fugge in Thailandia

Il soldato N, che ha fatto sì l’inchiesta sulla morte di Diana e Al Fayed fosse riaperta, sarebbe scappato in Thailandia per paura d’essere in pericolo di vita.
A cura di Andrea Parrella
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Il soldato N, il cosiddetto uomo delle SAS, i servizi inglesi, che ha confessato di sapere, poche settimane fa, che l'incidente mortale per Diana Spencer e Dodi Al Fayed in un agosto di oramai molti anni fa, fosse stato causato da una luce sparata negli occhi dell'autista, che di conseguenza perse il controllo, schiantandosi all'interno del sottopassaggio parigino. Un piano organizzato, proprio a detta di questo testimone, dalle stesse SAS, per ordini provenuti dalla casa reale. L'inchiesta sulla morte della principessa e del suo compagno è stata riaperta, sul finire di agosto, proprio per questo motivo, ritenendo plausibile evidentemente la versione del soldato N.

Che tuttavia sarebbe fuggito in Thailandia, terrorizzato perché convinto di essere in pericolo di morte, a causa delle affermazioni scottanti da lui rivelate. Inizialmente si sarebbe rifugiato a Dubai dove una fonte avrebbe fatto trapelare che il soldato non sarebbe ben accetto lì, perché luogo dove molti agenti delle SAS hanno base lì per molte delle loro missioni. E' così che l'uomo si sarebbe indirizzato in Thailandia, meta nota per essere destinazione di rifugiati per il blando sistema di polizia e il tenore di vita non troppo pretenzioso, a differenza di quanto sarebbe accaduto a Dubai. La situazione  si complica dunque, ed è presumibile che alla base della fuga dell'uomo ci sia realmente l'ipotesi che le sue affermazioni possano scoperchiare inattese che, aldilà dei malpensanti, sembravano lasciate alle spalle.

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