“Devo consegnare gelati”: il killer di Nizza fermato dalla polizia poco prima della strage

"Devo consegnare gelati". Avrebbe detto questo alla polizia di Nizza il terrorista franco-tunisino a poche ora dall'attacco sulla Promenade Des Anglais. Secondo gli inquirenti, infatti, l'uomo avrebbe tenuto il suo camion fermo per almeno nove ore sulla strada principale della città francese, e, intercettato dagli agenti locali, avrebbe dichiarato di essere un gelataio. Per questo, non sono intervenuti per la rimozione forzata del mezzo. Nessuno di loro avrebbe mai potuto sospettare che poco dopo Mohamed Lahouaiej Bouhlel avrebbe dato vita ad una vera e propria strage, uccidendo 84 persone, tra cui molti bambini. Lo riporta il quotidiano inglese Daily Mail citando fonti ufficiali.

Secondo il rapporto degli agenti, questi avrebbero anzi permesso a Bouhlel di rimanere sulla Promenade, così da poter consegnare i suoi dolci più facilmente ai bambini e alle famiglie che di lì a poco si sarebbero riversati per strada per vedere i fuochi d'artificio. Generalmente per i camion pesanti è vietato sostare nel centro della città, mentre per le consegne non esiste alcun divieto. Quello che è successo, poi, tra l'ultimo momento in cui la sua presenza è stata segnalata dalla polizia e l'attacco resta ancora un mistero.

Le autorità stanno controllando i video delle 1200 telecamere di sorveglianza sparse da un angolo all'altro della città per capire gli spostamenti di Bouhlel, che pare abbia preso in affitto il camion qualche giorno fa da un'officina specializzata a Saint Laurent du Var nei presso dell'aeroporto di Nizza. Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, l'uomo era già noto alle forze dell'ordine per alcuni episodi di violenza domestica, furto e uso di armi. Soltanto lo scorso 27 gennaio era stato arrestato era stato arrestato in seguito a una rissa scoppiata in un bar. Perché allora nessuno lo ha fermato?