Deputato turco denuncia: “Isis ha ricevuto gas sarin da Ankara”
L’Isis in Siria avrebbe ricevuto il materiale per produrre il gas letale sarin dalla Turchia: a dirlo è il deputato del Partito Popolare Repubblicano turco (Chp) Eren Erdem. Il politico avrebbe mostrato in parlamento il fascicolo aperto dalla procura di Adana, poi archiviato, accusando le autorità di aver insabbiato il caso. Citando le prove contenute nell’atto di accusa, ha assicurato che le intercettazioni confermerebbero che un militante di al Qaida, Hayyam Kasap, entrò in possesso del sarin. “Ci sono dati sostanziali in quelle carte”, così Erdem a RT. “È tutto registrato. Ci sono intercettazioni che dicono ‘non ti preoccupare per la frontiera, ci pensiamo noi’ e si comprende chiaramente come vengono usati i burocrati”, ha spiegato ancora il deputato. Sulla base di queste informazioni il procuratore di Adana ha ordinato un blitz e 13 persone sono state arrestate ma poi, secondo Erdem, il caso è stato inspiegabilmente chiuso e le persone fermate sono state rilasciate lungo il confine turco-siriano. “Le intercettazioni chiarivano come sarebbe avvenuta la consegna, quali camion sarebbero stato usati, tutto documentato dalla A alla Z: nonostante gli indizi, i sospettati sono stati rilasciati. La consegna del carico è avvenuta, perché nessuno li ha fermati. Forse l’uso del sarin in Siria dipende da questo”, ha detto il politico.
Secondo Erdem emergerebbe chiaramente il coinvolgimento nei fatti in questione di alte cariche politiche e di figure legate all’industria chimica nazionale. Il sarin fu usato negli attacchi di Ghouta e nei sobborghi di Damasco nel 2013, per i quali venne accusato il presidente siriano Bashar al Assad. Facendo riferimento a quell’episodio, Erdem ha detto che “c’è un’alta probabilità che quell’attacco sia stato compiuto con questi materiali transitati dalla Turchia. Con queste prove – ha continuato – sappiamo chi ha usato il sarin e lo sa anche il nostro governo”.
