Depressione post-parto: non si separa più dal figlio “neanche per fare il bagno o dormire”
Ha sviluppato una grave forma di depressione post-parto tanto di rifiutare di lasciare andare il suo bambino di otto mesi anche solo per fare il bagno o dormire. Deianna Mawad, di Sydney, Australia, ha sviluppato un attaccamento morboso per il piccolo Elijah dopo una gravidanza quasi fatale. L'insegnante di scuola elementare ha sempre avuto “tendenze nervose”, come lei stessa ha ammesso, ma è finita in crisi dopo la nascita del suo primo figlio.
“Ero costantemente preoccupata anche solo del fatto di metterlo giù, temevo che sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto” ha detto al Daily Mail. “Quando è nato, eravamo così eccitati e così sollevati, l'ho solo coccolato così tanto. Ma forse proprio perché lo avevamo atteso per così tanto tempo, che quando abbiamo provato a metterlo giù, non è successo: ed è stato allora che sono iniziate le preoccupazioni” spiega Deianna.
La neomamma non sapeva a chi rivolgersi e dice di aver ricevuto un supporto "inadeguato" dal suo medico di famiglia quando è scoppiata in lacrime durante una visita di routine. "In quel periodo Elijah dormiva ogni notte sul mio petto, mentre ero su una poltrona reclinabile. Avevo quasi paura che lei [il medico] lo venisse a sapere” dice. Alla fine Deianna ha parlato dei suoi problemi con un’altra madre che le ha confidato di aver vissuto la stessa situazione e di essere rimasta alla Mother and Baby Unit in un ospedale di Sydney. Così la donna ha chiesto di essere ammessi nel loro reparto di salute mentale, dove è rimasta per tre settimane: “Solo così imparato a restar lontana dal mio bambino e anche a prendermi cura di me stessa” ammette. Ha dato alla luce il suo secondo figlio, Benjamin, ed ora è più consapevole dei segnali di allarme per l'ansia.