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Demolita la villa di Al Capone con spiaggia privata: era stata venduta nel 2021 per 15milioni di dollari

Demolita la villa di Al Capone, il boss che ha ispirato il film Scarface, è stata demolita per lasciare spazio a una struttura per ricchi. L’abitazione con spiaggia privata era stata venduta nel 2021.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È stata demolita la villa degli anni 20 dove il boss Al Capone, chiamato anche Scarface per le numerose cicatrici in volto, visse e morì. La casa era stat costruita nel 1922 su un'isola nella Baia di Biscayne ed era stata venduta nel 2021 per 15,5 milioni di dollari. L'abitazione del boss, dotata perfino di una spiaggia privata, di una piscina e di un molo di attracco, è stata rasa al suolo dopo essere stata venduta per 15 milioni di dollari nel 2021. 

Il proprietario volle costruire per sé la villa  e ci rimase fino al giorno della sua morte, nel 1947. Acquistò la struttura per 40mila dollari e la ristrutturò per farne la sua abitazione di lusso. Nel 1934, dopo l'arresto e l'accusa di evasione fiscale, il boss venne chiuso nel carcere di Alcatraz appena inaugurato e rimase in isolamento senza nessuna possibilità di contatti con l'esterno.

La villa del boss Al Capone
La villa del boss Al Capone

Nel 1938, a Capone fu diagnosticata una forma di sifilide contratta in giovane età e venne ricoverato nell'ospedale di Alcatraz dove rimase per un anno. Tornò in libertà per buona condotta nel 1939 con una pena di "soli" sei anni e cinque mesi. Ormai malato, fu poi ricoverato in un ospedale di Baltimora dal quale venne dimesso nel marzo 1940 per fare ritorno nella sua villa.

Nell'abitazione oggi demolita, pianificò il massacro di San Valentino, dove sette membri di una gang rivale furono uccisi in un parcheggio di Chicago da uomini del clan di Capone travestiti da poliziotti.

Il nuovo acquirente, Todd Michael Glaser, insieme al suo socio in affari Nelson Gonzalez, si è trovato davanti ad una severa opposizione alla distruzione della villa acquistata da parte dei residenti locali. Furono raccolte 25mila firme e la notizia suscitò parecchi pareri contrastanti in tutta la nazione. La villa, nonostante la considerazione di struttura storica, è stata poi abbattuta per lasciare spazio a una moderna struttura per supericchi, con numerose richieste d'acquisto.

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