Decine di morti sotto le bombe a Gaza, razzi di Hamas su Tel Aviv: cosa sta succedendo tra Israele e Palestina
Divampa il conflitto tra Israele e Hamas. Al culmine di una giornata di attacchi ininterrotti, lo scontro è arrivato a coinvolgere anche Tel Aviv: tre persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite, alcune in modo grave, durante un bombardamento compiuto dall'organizzazione araba contro Holon, area urbana a sud della città israeliana. A Tel Aviv si sono susseguite esplosioni e sirene d'allarme e tutti gli atterraggi all'aeroporto Ben Gurion sono stati annullati. L'esercito israeliano ha risposto con decine e decine di attacchi contro obiettivi di Hamas e della Jihad islamica: uno di questi ha colpito un edificio di 12 piani, facendo collassare l'intera struttura e provocando la morte di una donna. In serata, Hamas ha confermato che “come promesso abbiamo sferrato un attacco contro Tel Aviv. Abbiamo lanciato 130 razzi in reazione alla distruzione di un grande edificio a Gaza”. Fonti israeliane parlano di "480 missili" da Gaza – in particolare verso Gerusalemme, Ashdod, Ashkelon e, appunto, Tel Aviv.
Razzi su Gaza, la replica dello Stato Ebraico
La risposta è arrivata quasi immediata da parte dell’esercito dello Stato Ebraico, che ha colpito oltre 130 obiettivi militari a Gaza. Benyamin Netanyahu ha annunciato di aver deciso di "accrescere ancora di più la potenza e il ritmo degli attacchi" di quella che è stata chiamata ‘Operazione Guardiani delle Mura'. "Hamas – ha minacciato il premier israeliano – riceverà un colpo che non si aspetta". Per questo sono stati richiamati 5mila riservisti e schierati a ridosso del confine con Gaza la Brigata Golani ei tank della 7 / a Brigata corazzata. E in tal senso il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Aviv Kochav ha già dichiarato che gli attacchi su Gaza continueranno e “tutti i comandi si devono preparare ad un conflitto più esteso senza limiti di tempo”. Il fronte palestinese conta in tutto, al momento, 28 vittime, tra cui 9 bambini, ha annunciato il ministero della Sanità di Hamas.
Perché è ripreso il conflitto tra Israele e Palestina
Le proteste e le tensioni a Gerusalemme sono riesplose nelle ultime settimane, complice l'allontanamento di diverse famiglie palestinesi dalle loro case nel quartiere orientale di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est. Le proteste che andavano avanti da diversi giorni si sono intensificate dal 7 maggio per la presenza di diverse migliaia di fedeli che si erano radunati alla Moschea di al-Aqsa in occasione della preghiera dell’ultimo Venerdì del Ramadan. La situazione è presto degenerata e le forze dell’ordine sono intervenute per disperdere la folla. Gli scontri tra manifestanti palestinesi e polizia sono quindi proseguiti fino a domenica sera e sono continuati poi alla Spianata delle moschee. A quel punto si è passati ai bombardamenti. Centinaia di razzi sono partiti dalla Striscia verso Israele, e sono stati diversi i raid i compiuti dall’esercito israeliano sulla Striscia. E a pagare sono stati diversi bambini.