Decine di bimbi sotto le macerie dopo il terremoto tra Siria e Turchia: i video dei salvataggi
Continuano senza sosta le operazioni dei soccorritori nelle città della Turchia e della Siria maggiormente colpite dal terremoto devastante verificatosi la scorsa notte e che ha già provocato la morte di oltre 2300 persone.
Molti anche i bambini coinvolti. Sui social network sono numerosi i video che immortalano il salvataggio dei più piccoli intrappolati sotto le macerie.
Molti di loro stavano dormendo al momento del sisma, che si è verificato intorno alle tre del mattino. In alcune immagini, appaiono in braccio ai soccorritori, mentre indossano ancora il pigiama.
È il caso di un video lanciato dall'agenzia Anadolu e ripreso da vari utenti su Twitter che mostra una squadra di soccorritori tirare fuori una bambina intrappolata sotto un mucchio di macerie nella provincia sud-orientale di Sanliurfa, in Turchia. La piccola, ricoperta di polvere, ha ricevuto in seguito le cure mediche del caso.
Un altro video mostra il salvataggio di un bambino ad Adana, la quinta città turca in termini di popolazione, capoluogo della provincia omonima.
In altri filmati ripresi nella città turca di Malatya si vedono i soccorritori estrarre dalle macerie due bambini, un maschio e una femmina, mentre una raffica di neve si abbatte su quello che sembra essere un condominio crollato dopo la scossa.
Ma operazioni sono in corso anche in Siria. Tra i pochissimi video in arrivo dal Paese quello dei soccorsi nella cittadina di Atarib, nel Nord Est del paese a circa 40 chilometri da Aleppo: dalle immagini si vede chiaramente un bambino estratto dalle macerie.
I caschi bianchi hanno condiviso anche il video del salvataggio di Ahmed, un bambino sfollato, che è stato letteralmente tirato fuori dalle rovine della sua casa nel villaggio di Qatma, a nord di Aleppo.
Intanto, continua a salire il bilancio del terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter che ha colpito il confine tra Turchia e Siria. Sono 810 i morti del sisma nella sola Siria, che si aggiungono a circa 1.500 in Turchia, per un totale di oltre 2300 vittime. I feriti nella sola Turchia sono almeno 7.600 mentre in Siria sono oltre 1.280.