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“Decapitati anche i bambini”. L’allarme di Save The Children sulla guerra in Mozambico

Bambini decapitati nella provincia mozambicana di Cabo Delgado. È l’orribile rivelazione di Save The Children, Ong che da oltre un secolo si impegna per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, che ha recentemente raccolto le testimonianze di alcune delle migliaia di famiglie di sfollati che hanno riferito scene orribili di omicidi anche ai più indifesi e vulnerabili.
A cura di Davide Falcioni
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Bambini decapitati nella provincia mozambicana di Cabo Delgado. È l'orribile rivelazione di Save The Children, Ong che da oltre un secolo lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, che ha recentemente raccolto le testimonianze di alcune delle migliaia di famiglie di sfollati che hanno riferito scene orribili di omicidi, dolore e perdita di persone care. Una di queste storie è quella di Elsa (nome di fantasia), una donna di 28 anni, che ha raccontato la decapitazione del figlio maggiore dodicenne avvenuta vicino a dove si era nascosta con gli altri tre figli. Ha detto: "Quella notte il nostro villaggio è stato attaccato e le case sono state bruciate. Quando tutto è iniziato, ero a casa con i miei quattro figli. Abbiamo cercato di scappare nel bosco, ma hanno preso mio figlio maggiore e lo hanno decapitato. Non abbiamo potuto fare nulla perché saremmo stati uccisi anche noi".

Storie come quella di Elsa non sono purtroppo isolate e si inseriscono nel contesto di un conflitto armato le cui conseguenze peggiorano di anno in anno. In Mozambico ci sono infatti circa 670.000 sfollati interni a Cabo Delgado, Niassa e Nampula, quasi sette volte il numero riportato nel 2020. Almeno 2.614 persone sono morte nel conflitto dal 2017, compresi 1.312 civili. La situazione si è gravemente deteriorata negli ultimi 12 mesi, con l'escalation degli attacchi ai villaggi.

Tra le vittime di questi blitz molti sono i bambini: "I resoconti di attacchi ai bambini ci feriscono nel profondo. Il nostro staff è scoppiato in lacrime nel sentire le storie di sofferenza raccontate dalle madri nei campi profughi. Questa violenza deve finire e le famiglie sfollate devono essere supportate mentre cercano di riprendersi dal trauma" ha dichiarato Chance Briggs, Direttore di Save the Children in Mozambico. "Una delle nostre principali preoccupazioni è che i bisogni dei bambini sfollati e delle loro famiglie a Cabo Delgado superano di gran lunga le risorse disponibili per sostenerli. Quasi un milione di persone, compresi gli sfollati e le comunità ospitanti, soffrono la fame come conseguenza diretta di questo conflitto. Mentre il mondo era concentrato sul COVID-19, la crisi di Cabo Delgado si è gonfiata ed è stata grossolanamente trascurata. Gli aiuti umanitari sono disperatamente necessari, ma non abbastanza donatori hanno dato la priorità all'assistenza per coloro che hanno perso tutto, anche i loro figli. È fondamentale che tutte le parti in conflitto garantiscano che i bambini non siano mai bersagli. Si deve rispettare il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario e intraprendere tutte le azioni necessarie per ridurre al minimo i danni accidentali ai civili, inclusa la fine di attacchi indiscriminati e sproporzionati contro i bambini".

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