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Dazi, Trump dice che le tariffe reciproche colpiranno “tutti i Paesi”

Il prossimo 2 aprile scatteranno i dazi reciproci annunciati da Donald Trump e colpiranno tutti i Paesi. “Si partirà con tutti i Paesi e vediamo cosa succede”, ha dichiarato il presidente americano.
A cura di Giulia Casula
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I dazi reciproci che Donald Trump annuncerà in settimana riguarderanno tutti i Paesi. Lo ha detto il presidente americano replicando alle indiscrezioni sulla possibilità che solo un gruppo ristretto di Stati sarebbe stato colpito. "Si partirà con tutti i Paesi e vediamo cosa succede. Non ho sentito rumors riguardo a 15 Paesi", ha dichiarato all'agenzia Bloomberg.

Nei giorni scorsi infatti il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva ipotizzato che i nuovi dazi previsti per il 2 aprile avrebbero colpito solo i cosiddetti ‘dirty fifteen', ovvero le 15 nazioni che hanno maggiori squilibri commerciali con gli Stati Uniti. Per Trump, "i dazi saranno molto più generosi e più miti di quelli che questi Paesi hanno concesso agli Stati Uniti d'America nel corso dei decenni". Questi paesi "ci hanno truffato come nessun altro paese è mai stato truffato nella storia, e noi saremo molto più gentili con loro di quanto loro lo siano stati con noi", ha continuato Trump.

Dopo l'acciaio e l'alluminio,mercoledì il presidente americano intende annunciare i cosiddetti dazi doganali "reciproci", ovvero tariffe che verranno applicate a qualsiasi Paese imponga dazi sui prodotti americani. A queste misure si aggiungono i dazi del 25% sulle automobili annunciati la settimana scorsa. Il 2 aprile, giornata che il tycoon definisce ‘Giorno della Liberazione', Trump ha in programma di imporre le nuove tariffe, il cui importo dipenderà  – in parte – dalle tasse che i paesi interessati imporranno sui prodotti americani.

La guerra commerciale di Trump promette di non fare sconti a nessuno, inclusa l'Italia, dove la premier Meloni ha invitato a evitare ritorsioni e dialogare con l'alleato. "Pare evidente che i dazi diventano un'arma di trattativa di Trump, e per questo prima di reagire l'Europa deve individuare quale sia la strategia migliore", ha detto oggi il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, intervistato dal Corriere della Sera. "Grandi economisti sostengono che i dazi commerciali sarebbero un'arma a doppio taglio, colpirebbero anche gli Usa. Vediamo esattamente in cosa consistono le misure che vuole prendere l'Amministrazione americana e l'Europa risponda poi con equilibrio, razionalità, mostrandosi aperta al confronto. Anche in Italia: non alimentiamo agitazione nell'opinione pubblica, perché i danni non sarebbero per il governo, o non solo, ma per il Paese. E all'Italia dobbiamo pensare", ha ribadito.

Intanto, le minacce di Washington abbattono i mercati, con la borsa di Tokyo che ha chiuso in ribasso, e spingono al rialzo l'oro, che ha raggiunto un nuovo massimo storico. Dietro questi andamenti si celano i timori degli investitori che le tariffe americane possano aumentare l'inflazione e frenare la crescita economica globale. Nei giorni scorsi Trump aveva affermato di essere disposto a negoziare accordi con i singoli Paesi intenzionati scampare alle misure protezionistiche, ma fonti citate dal "Washington Post" spiegano che il presidente ha esortato i suoi a mantenere una linea inflessibile nei confronti delle richieste dei propri partner commerciali.

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