Datagate, Nsa smentisce: “Papa mai intercettato”
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Il Papa non è stato mai spiato o intercettato dagli agenti segreti statunitensi della Nsa, la secca smentita di uno dei dettagli forse più preoccupanti usciti fuori dallo scandalo del datagate è arrivata direttamente dal portavoce della National security agency americana che ha così sconfessato le notizie di stampa secondo le quali gli americani spiavano il Vaticano e lo stesso Papa Bergoglio ancora prima del Conclave che lo ha eletto. "Il Vaticano non è un obiettivo" delle attività della National Security Agency, ha affermato infatti in un comunicato la portavoce dell'Agenzia, Vanee Vines, aggiungendo "le affermazioni secondo cui il Vaticano è stato un obiettivo della Nsa, pubblicate dal settimanale italiano Panorama, non sono vere". La notizia diffusa dal settimanale Panorama era stata smentita del resto anche dalla Santa Sede. Sulla questione è intervenuto infatti il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi che interrogato dai giornalisti ha riposto molto tranquillamente "Non ci risulta alcuna intercettazione e in ogni caso non siamo preoccupati".
Smentita l'intercettazione dei dati di Google – Dopo le continue rivelazioni di stampa sui dati diffusi dalla talpa Edward Snowden la Nsa ad ogni modo sta correndo ai ripari smentendo diversi articoli pubblicati di recente. Così è accaduto ad esempio anche con le ultime rivelazioni del Washington Post secondo il quale gli agenti hanno controllato migliaia di dati degli utenti di Yahoo! e Google comprese email e messaggi audio e video. “Non è mai accaduto che la Nsa si infiltrasse nei server di Google e Yahoo!” ha dichiarato infatti il numero uno dell’agenzia, il generale Keith Alexander, definendo “false” le notizie circolate.