Datagate, da Germania e Brasile risoluzione Onu per difesa privacy

Una bozza di risoluzione per il diritto alla privacy nell'era digitale. E' quanto Germania e Brasile hanno chiesto all'Assemblea generale dell'Onu, in merito al recente scandalo Datagate che ha rischiato di innescare l'incidente diplomatico tra USA, Europa e altri Paesi del mondo. Ora, secondo quanto riferisce la BBC, l'idea dei due governi è di mettere fine all’eccessiva sorveglianza elettronica, alla raccolta dati e altre palesi violazioni della sfera privata, che "rappresentano un atto altamente intrusivo". La bozza, che sarà discussa dalla commissione per i diritti umani, chiede ai 193 membri dell'Assemblea di dichiararsi "profondamente preoccupata per le violazioni dei diritti umani e gli abusi che possono derivare dalla condotta di qualsiasi sorveglianza delle comunicazioni". Abusi che includono "la sorveglianza delle comunicazioni extraterritoriali, la loro intercettazione così come la raccolta di dati personali, in particolare il ricorso massiccio a controlli e intercettazioni".

C'è da dire che le risoluzioni dell’Assemblea generale non sono vincolanti, come quelle del Consiglio di Sicurezza. Allo stesso, però, con un forte consenso internazionale, possono avere un peso morale e politico determinante. “Per ottenere consenso, la proposta deve essere flessibile sul limite allo spionaggio – dice Paulo José, del centro di ricerca sulle relazioni internazionali di São Paulo-. Il peso della Germania permetterà di rafforzare la legittimità e la capacità di essere approvata”. Risoluzione che arriva peraltro mentre il caso dell'attività di spionaggio della NSA continua a scatenare reazioni. Ieri il presidente Keith Alexander ha difeso l'azione della stessa National Security Agency e accusato il personale diplomatico: "Ci avete chiesto voi l'attività di spionaggio".