Daniel muore di Covid a 38 anni due settimane dopo la moglie: i loro 5 figli restano orfani
È morto a soli 38 anni per complicazioni dovute al Covid-19 appena due settimane dopo la moglie, lasciando orfani i loro cinque figli, tra cui uno nato pochi giorni prima il decesso della madre. È successo lo scorso 10 settembre in California, Stati Uniti, precisamente a Yucaipa: il Coronavirus non ha lasciato scampo a Daniel Macias, 38 anni, insegnante di matematica nella scuola media del distretto scolastico unificato di Rialto. Già sua moglie, Davy Macias, 37 anni, infermiera ostetrica del Kaiser Fontana Medical Center, era morta il 26 agosto, otto giorni dopo il parto mentre era attaccata ad un ventilatore per respirare. Era incinta alla 34esima settimana quando ha scoperto di essere positiva al virus. Stando a quanto riferisce la stampa locale, nessuno dei due era vaccinato.
I loro figli di 7, 5, 3 e 2 anni insieme all'ultimo arrivato saranno ora accuditi dai nonni. "Il Covid non rispetta le regole", ha detto Vong Serey, fratello di fratello di Davy, a KTLA. "Non importa se sei giovane, vecchio, può colpire chiunque a questo punto". Secondo l'uomo, la coppia avrebbe contratto il virus durante una gita in un parco acquatico. Sua sorella non aveva voluto vaccinarsi a causa della gravidanza ed anche il marito non aveva voluto sottoporsi all'inoculazione. "Le sue ultime parole prima di essere intubato sono state: se ne hai la possibilità, fallo per non finire come me", ha aggiunto. Parole di cordoglio sono arrivate anche dal distretto scolastico in cui Daniel lavorava: "La sua eredità vivrà negli studenti a cui ha dato un'istruzione di qualità", ha detto Syeda Jafri.
Negli Stati Uniti, dove dall'inizio della pandemia sono stati registrati più di 40 milioni di casi Covid e oltre 659mila decessi, il 99 per cento di coloro che perdono la vita dopo aver contratto l'infezione sono non vaccinati. Lo aveva annunciato nelle scorse settimane il virologo Anthony Fauci e poi è stato ribadito direttamente dal presidente Joe Biden, che ha parlato di una "pandemia nella pandemia". Per questo, è allo studio della Casa Bianca la possibilità di estendere l'obbligo vaccinale ai lavoratori federali e a quelli delle aziende con più di 100 dipendenti.