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Damasco: due basi dell’intelligence colpite da ordigni esplosivi

Due esplosioni in Siria causano morti e feriti. Gli inquirenti pensano a rivendicazioni da parte di al-Qaeda. Colpite due basi dell’intelligence a Damasco.
A cura di Carmine Della Pia
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Repressione Siria

La tv di Stato siriana riferisce di una doppia esplosione avvenuta presso due basi dell’intelligence a Damasco. Un primo ordigno è scoppiato presso un ufficio amministrativo della polizia, mentre il secondo è esploso nelle vicinanze di una sede della sicurezza locale. Secondo gli inquirenti siriani si tratterebbe di rivendicazioni da parte dell’organizzazione terroristica islamica di al-Qaeda. Il doppio attentato dinamitardo, riferisce la tv di Stato con numerosi aggiornamenti, ha causato morti e feriti. I due ordigni sono esplosi nei pressi della sede della Sicurezza dello Stato Amn al Dawla e nelle vicinanze di un quartier generale di un’altra agenzia di sicurezza, nel quartiere Kafr Susa di Damasco. Gli inquirenti parlano di due kamikaze a bordo di due autobombe.

Ininterrotta repressione in Siria

Il sistema di controllo e repressione del regime in Siria è affidato a quattro agenzie: la Sicurezza dello Stato, la Sicurezza politica, i Servizi di sicurezza dell’aeronautica e i Servizi di sicurezza militari. Proseguono ininterrottamente da nove mesi le proteste del popolo siriano, e il regime del presidente Bashar al Assad tenta di soffocare tale contestazione nel sangue. A causa della repressione, infatti, i morti sono stati circa 5.000, dallo scorso marzo. Questo è il dato fornito dalle Nazioni Unite, mentre le autorità siriane parlano di 2.000 morti tra militari e addetti alla sicurezza.

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