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Dallas, tensione alle stelle: agenti feriti, oltre 200 arresti e minacce ai poliziotti

Continua ad essere alta la tensione negli Stati Uniti dopo i recenti omicidi da parte di poliziotti di cittadini afroamericani: oltre 200 arresti nelle ultime ore.
A cura di Davide Falcioni
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Continua ad essere alta la tensione negli Stati Uniti dopo la strage di Dallas e l'omicidio di un altro uomo afroamericano a Houston, in Texas, entrambi morti per mano della polizia. Manifestazioni di protesta sono state organizzate in numerose città per chiedere che le forze dell'ordine interrompano le violenze verso i "neri". In diverse occasioni i cortei sono sfociati in nuovi scontri, tanto che a Saint Paul, in Minnesota, il luogo in cui è stato ucciso il 32enne Philando Castile, 102 persone sono state tratte in arresto e cinque poliziotti sono stati feriti nel lancio di petardi, bottiglie di vetro e mattoni da parte dei manifestanti che hanno forzato il cordone di sicurezza. La situazione ha preoccupato non poco persino il presidente Barack Obama, che ha deciso di fare rientro a Washington anticipandolo di un un giorno rispetto al programma in agenda, che prevedeva la permanenza in Europa fino a domani. L'altro fronte caldo è stato Baton Rouge, in Louisiana, cittadina in cui è stato ucciso Alton Sterling. Oltre 100 persone sono state arrestate tra cui anche l'ex candidato sindaco a Baltimora, Deray McKesson, esponente di spicco di Black Lives Matter.

A Dallas l'aria è molto pesante: dopo l'uccisione due giorni fa di cinque poliziotti, tutti freddati per vendetta da un cecchino afroamericano, si vive nella paura. Il dipartimento di polizia ha ricevuto numerose telefonate di minacce e per questo gli agenti, nel timore di subire attacchi, hanno dovuto predisporre nuove e più stringenti misure di sicurezza. L'allarme è scattato anche perché nei pressi del parcheggio dietro lo stesso dipartimento era stato avvistato un individuo con indosso una maschera nera: le unità speciali hanno circondato l'area armi in pugno e allontanato i giornalisti, ma i controlli non hanno rivelato nessuna presenza di soggetti pericolosi.

In questo quadro proseguono le manifestazioni del movimento Black Lives Matter (Le vite dei neri contano). Oltre a Dallas, i cittadini sono scesi in strada a Detroit, a San Francisco – dove è stata bloccata la rampa del Bay Bridge – e a Denver dove, gli i manifestanti hanno indetto un sit-in di 135 ore, un'ora per ogni  afroamericano ucciso dalla polizia quest'anno. Cortei nelle strade anche a Baton Rouge, Louisiana, di fronte al negozio dove vendeva dischi Alton Sterling, il nero ucciso da due agenti dopo essere stato bloccato a terra.

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