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Dalai Lama apre a una successione femminile

Il Dalai Lama ha aperto la possibilità di una successione tutta femminile. C’è bisogno della compassione femminile nel mondo contemporaneo e, se sarà utile, una donna verrà.
A cura di Laura Murino
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Il Dalai Lama non smette di stupire il mondo intero. Se fece già scalpore la sua scelta di essere solamente una guida spirituale e quindi di abbandonare la guida politica del Governo tibetano in esilio, durante il suo viaggio in Australia ha dichiarato che il prossimo Dalai Lama potrebbe benissimo essere donna. Il Dalai Lama si è raccontato e ha spiegato la sua apertura al mondo femminile. Ha rivelato di come, durante la sua infanzia, i gesti compassionevoli arrivavano dalla madre, che era “così meravigliosamente compassionevole”, mentre il padre che aveva un temperamento molto irascibile, talvolta lo percuoteva. Ed è proprio per questa caratteristica prettamente femminile, a detta del leader buddista, che oggi c’è bisogno di una donna alla guida, perché “biologicamente, le donne hanno maggior potenziale” di sviluppare affetto e amore verso l'altro. “Le donne hanno – infatti- una maggiore sensibilità verso il benessere degli altri” e "dovrebbero avere un ruolo più attivo nella promozione della compassione umana", come aveva dichiarato ad aprile alla presentatrice Chaty Newman di Chanel 4 News.

“Se le circostanze sono tali che una donna Dalai Lama sia più utile, automaticamente un Dalai Lama femmina verrà”. E’ quanto detto da Tenzin Gyatso durante il tour di 10 giorni in Australia. Il leader è stato intervistato sulla controversa questione di genere che sta imperversando in questo periodo di campagna elettorale nel continente australiano. Infatti, l’attuale primo Ministro, Julia Gillard, si è più volte detta preoccupata per il futuro delle donne australiane sia nella politica sia nella vita civile. Secondo la leader laburista, infatti, una vittoria del suo avversario Tony Abbott porterebbe la politica nelle mani di “uomini in cravatta blu”, che si farebbero portavoce di una politica di emarginazione delle donne e di un arretramento nella legge dell’aborto.

Non solo in Australia, ma anche nel panorama mondiale le parole del Dalai Lama rischiano di aprire grandi dibattiti. Parole che muovono gli animi di Paesi, come l’Italia, dove il femminicidio fa scomparire centinaia di donne all'anno e dove la disoccupazione femminile è in continua crescita. Anche il buddismo tibetano ha aperto la leadership di una religione, che ormai registra adepti in tutto il mondo, all'altra metà del cielo. Vedremo se la previsione del grande uomo spirituale e premio nobel per la pace si avvereranno.

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