Da oggi il vaccino è obbligatorio in Austria: come funziona e cosa succede chi non lo fa
Entra in vigore da oggi in Austria l'obbligo vaccinale per tutti i cittadini che abbiano più di 18 anni d'età. Dopo mesi di discussioni, dal primo febbraio il provvedimento diventa così realtà, nonostante le proteste degli ultimi giorni. È la prima volta che succede in un paese dell'Unione europea. Ma le novità non finiscono qui: non saranno solo medici e infermieri a contrastare il virus. Grazie a una nuova legge sempre a partire da oggi anche la polizia inizierà a controllare lo stato di vaccinazione delle persone in strada e durante i controlli stradali. A partire da metà marzo, poi, le persone che non hanno ricevuto almeno una dose di vaccino dovranno pagare multe fino a 3.600 euro. La legge che entra in vigore oggi durerà fino al 2024.
Cosa prevede la legge che introduce l'obbligo vaccinale in Austria
Dopo l'ok del Parlamento lo scorso 20 gennaio, da oggi entra in vigore la legge che introduce l'obbligo di vaccinazione anti Covid in Austria per gli over 18. Sono previste esenzioni per le persone in gravidanza, che per motivi medici non possono essere vaccinate o che si sono riprese da un’infezione da coronavirus negli ultimi sei mesi. In una prima fase le autorità invieranno delle lettere alle famiglie per informarle delle nuove regole. Poi, da metà marzo, la polizia inizierà a controllare lo stato di vaccinazione delle persone durante controlli di routine. A quel punto chi non è in grado di produrre una prova di avvenuta vaccinazione sarà invitato per iscritto a farlo e in caso contrario verranno emesse multe fino a 600 euro. Se le autorità dovessero ritenere i progressi ancora insufficienti, invieranno promemoria alle persone che restano non vaccinate, e, se questo ancora non dovesse funzionare, le persone riceveranno un appuntamento per la vaccinazione e verranno nuovamente multate se non si presenteranno. Le sanzioni potrebbero raggiungere i 3.600 euro.
Lo stato delle vaccinazioni in Austria
Al momento circa il 72% degli austriaci è completamente vaccinato, percentuale ancora al di sotto della media dei Paesi dell'Europa occidentale, Spagna e Italia in primis. Per questo gli esperti sono d'accordo con la decisione del Governo. Il dottor Klaus Markstaller, capo del Dipartimento di Anestesia e Terapia Intensiva dell'Università di Vienna e del più grande ospedale della città, ha infatti ribadito alla BBC che il vaccino salva vite: "È chiaramente dimostrato che la vaccinazione impedisce il decorso grave della malattia e quindi riduce significativamente i ricoveri in terapia intensiva. Quindi, se volete ridurre il vostro rischio personale e il rischio per i vostri cari, fatevi vaccinare".
Stop al lockdown per i no vax ma restano le restrizioni
Da ieri, 31 gennaio, è terminato inoltre sempre in Austria il lockdown per i non vaccinati, in vigore da inizio dicembre, ma per loro restano molte attività vietate. Chi non è immunizzato infatti non può tuttora accedere a negozi, bar, ristoranti ed eventi pubblici. Con la fine del blocco possono semplicemente uscire di casa senza una necessità precisa e incontrare amici. Nel frattempo è in vista un allentamento delle misure anti-Covid dal 5 febbraio. Il coprifuoco per i locali slitta dalle ore 22 alle 24 e viene alzato il tetto di persone ammesse ad eventi, da 25 a 50. II 19 febbraio cadrà l'obbligo di Super green pass, che in Austria si chiama 2-G, per il commercio, bar e ristoranti.