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Guerra in Ucraina

Da Mosca campagna mediatica contro Prigozhin: “Fuori di testa per i miliardi dati alla Wagner”

Secondo uno dei volti principali della macchina di propaganda russa, il gruppo Wagner avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 1.700 miliardi di rubli. Soldi che avrebbero mandato Prigozhin “fuori di testa”.
A cura di Antonio Palma
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Prigozhin "è andato fuori di testa a causa della mole di denaro pubblico ricevuto” negli anni per finanziare il suo gruppo Wagner, è il duro attacco mediatico al leader della fallita rivolta in Russia lanciato nelle scorse ore da Dmitry Kiselev, uno dei più importanti propagandisti di Mosca. "Pensava di poter sfidare personalmente il ministero della Difesa, lo Stato stesso e il presidente", ha aggiunto Kiselev nel corso del suo programma televisivo settimanale sull’emittente si stato Rossija1.

Nella nuova narrativa lanciata da Mosca, dunque, Prigozhin è un uomo uscito “fuori dai binari” davanti ai miliardi di fondi pubblici ricevuti dal Cremlino. "Prigozhin è andato fuori strada a causa dei grandi soldi" ha detto domenica Kiselev aggiungendo che le operazioni di Wagner in Siria e in Africa avevano dato a Prigozhin un sentimento di impunità che è stato successivamente rafforzato dai successi sul campo di battaglia nell'Ucraina orientale.

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Secondo uno dei volti principali della macchina di propaganda russa, il gruppo Wagner avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 1.700 miliardi di rubli (circa 17,5 miliardi di euro), tra contratti governativi (860 miliardi di rubli) e servizi forniti dalla holding Concord (845 miliardi di rubli) in mano all'ex cuoco di Putin. Numeri nettamente diversi da quelli dichiarati dal Cremlino secondo il quale tra maggio 2022 e maggio 2023, Wagner ha ricevuto circa 86 miliardi di rubli dallo stato russo.

In effetti Prigozhin ha operato per anni nell'ombra nonostante i gruppi mercenari privati siano vietati dalla legge russa ma quei soldi sono stati elargiti dal Cremlino proprio per volontà di Putin. Prigozhin è stato autorizzato a reclutare detenuti dalle carceri e la Russia ha addirittura approvato una legislazione che punisce coloro che criticano "gruppi di volontari" come i Wagner che di fatto è diventato braccio illegale dell'esercito russo durante la guerra in Ucraina.

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Il Presidente russo ha incoraggiato la formazione della milizia armata, usata massicciamente nella guerra in Ucraina e altrove, prima di cercare di frenarla dopo essersi accorto di non riuscire più a controllarla. Proprio questo cambiamento e la scelta di incorporare gradualmente i mercenari nell’esercito regolare russo ha fatto scattare le proteste di Prigozhin, culminate nella fallita rivolta e nell’allontanamento del leader in Bielorussia.

Intanto il gruppo di mercenari ha annunciato che il reclutamento di nuovi membri verrà sospeso per un mese "in relazione alla temporanea mancata partecipazione della all'operazione militare speciale e al trasferimento nella Repubblica di Bielorussia". Secondo il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov, però, “il ritiro della Wagner dal fronte in Ucraina non pone rischi per il nostro potenziale di combattimento poiché le forze armate russe dispongono di mezzi sufficienti per sostituire il suo apporto”.

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