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Da domani la Russia sospenderà la fornitura di energia elettrica alla Finlandia

Da domani, sabato 14 maggio, la Russia sospenderà la fornitura di energia elettrica alla Finlandia. La decisione arriva dopo l’avvicinamento del Paese scandinavo alla Nato. Mosca fornisce alla Finlandia solo il 10% del fabbisogno energetico. Secondo Helsinki la quota potrà essere coperta con le importazioni dalla Svezia e con la produzione sul suolo nazionale.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nonostante le smentite di questa mattina da parte della Russia, alla fine la Finlandia dovrà fare i conti con l'improvviso taglio della fornitura di energia da parte di Mosca. Da domani, sabato 14 maggio, il Paese di Putin non alimenterà più Helsinki. Lo ha annunciato il fornitore Rao Nordic Oy, di proprietà della società russa InterRao. La motivazione ufficiale riguarderebbe alcune bollette non pagate dalla Finlandia: Dal 6 maggio Rao Nordic Oy non avrebbe ricevuto quanto dovuto per l'elettricità fornita al Paese. "Siamo obbligati a sospendere l'importazione di energia elettrica dal 14 del mese" ha spiegato il fornitore in una nota. La decisione arriva dopo l'annuncio del Paese scandinavo di volersi unire alla Nato.

Nella mattinata odierna, la Russia aveva già smentito altre notizie riguardanti lo stop alle forniture di gas. "Le indiscrezioni dei media finlandesi – aveva asserito il Cremlino citato dalla Tass – sono fasulle. Non c'è l'intenzione di mettere fine agli accordi". Il giornale finlandese Iltalehti scriveva ieri che Mosca avrebbe potuto togliere il gas alla Finlandia in seguito al passo compiuto verso la Nato. Nonostante la smentita, pochi minuti fa la compagnia Rao Nordic Oy ha annunciato lo stop alle forniture per l'energia.

La dipendenza energetica da Mosca è minima nel caso del Paese scandinavo: sul territorio vi sono infatti 5 centrali nucleari che producono il 35% del fabbisogno nazionale. L'import della Russia costituisce invece il 10% del totale. Secondo Helsinki la quota può essere coperta con le importazioni dalla Svezia e aumentando la produzione delle centrali finlandesi. Il provvedimento, dunque, non dovrebbe avere particolari ripercussioni sul Paese ma dimostra che l'energia è l'arma di ricatto più importante che la Russia ha attualmente a disposizione contro l'Occidente.

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