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Covid 19

CureVac, quando arriverà in Italia il terzo vaccino mRNA

Curevac è un vaccino a mRNA (utilizza cioè la stessa tecnologia dei preparati Pfizer-BioNTech e Moderna) e, secondo quanto riferito dai media tedeschi da un portavoce dell’azienda, Thorsten Schueller, potrebbe ottenere il via libera dall’Ema “a maggio o giugno”. Proviamo a capire meglio come funziona.
A cura di Biagio Chiariello
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Il vaccino anti-Covid di CureVac "se arrivasse nel giro di poche settimane e funzionasse un vaccino europeo a mRNA, sarebbe fantastico, sarebbe la soluzione". Lo ha dichiarato al programma ‘L'imprenditore e gli altri' su Cusano Italia Tv l'immunologo Guido Forni, socio dell'Accademia nazionale dei Lincei. Sarà il terzo preparato contro il Coronavirus basato sulla piattaforma dell’Rna messaggero e l'approvazione dell'Agenzia Europea per il Farmaco dovrebbe arrivare entro giugno. Attualmente il vaccino è ancora in fase 3 e non sono ancora noti dati sull’efficacia. In tal senso bisognerà attendere i trial clinici verso la fine di aprile o l'inizio di maggio, sebbene la revisione continua del vaccino (rolling review) sia stata avviata dall'Ema già a febbraio. Nel frattempo la Commissione europea ne ha già preordinato 225 milioni di dosi che frutterebbero, per l’Italia, una fornitura da 30 milioni.

Come funziona il vaccino CureVac

Sviluppato da un’azienda farmaceutica di Tubinga in Germania, utilizza la tecnologia dell'RNA messaggero: CVnCoV contiene una molecola denominata mRNA che porta con sé le istruzioni per produrre la proteina spike. Le cellule di chi riceve il vaccino ‘interpretano' queste istruzioni e rilasciano la proteina che viene riconosciuta dal sistema immunitario come un intruso. Così si innesca la risposta immunitaria che anche in seguito, in caso di contagio con Sars-Cov-2, riconoscerà e neutralizzerà la proteina Spike, utilizzata dal virus per infettare l'organismo.

Quando sarà approvato

La rolling review (strumento regolatorio di cui l’EMA si serve per accelerare la valutazione di un medicinale o vaccino promettenti durante un’emergenza sanitaria pubblica) è iniziata a febbraio, la fase di trial clinico finale è dunque in fase avanzata. "Siamo a un ottimo punto, e pensiamo per fine maggio, massimo inizio giugno, di vederlo registrato in Europa. Appena lo studio sarà concluso, a metà maggio, sarà poi valutato rapidamente dall'Agenzia europea" del farmaco. Lo dice il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini, intervistato a '24 Mattino' su Radio 24.

Quanto sarà efficace

Non esistono ancora dati sull’efficacia di CureVac, perché la sperimentazione si sta concludendo e i dati saranno diffusi nelle prossime settimane.

Quando arriverà in Italia e quante dosi ci spettano

Franz-Werner Hass, amministratore delegato di CureVac, ha spiegato al Fattoquotidiano.it che prevede di produrne fino a 300 milioni di dosi entro l’anno e un miliardo di dosi nel 2022. All'Italia spettano, da contratto, 7,3 milioni di dosi entro giugno ed altri 14,6 milioni tra secondo e terzo trimestre. Al di là delle questioni sugli sviluppi e i test di routine, c'è anche un problema di materiali, attrezzature, approvvigionamenti.

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