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Curata per intolleranza al glutine, a 33 anni scopre di avere un cancro: “Sembravo incinta di 7 mesi”

Emily Campbell non immaginava che quel gonfiore addominale fosse sintomo di un problema molto più serio. I medici pensavano ad un’intolleranza al glutine, ma ad un certo punto la 33enne inglese ha avuto anche problemi a camminare. Così ha deciso di fare un’ecografia…
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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A 33 anni, Emily Campbell non avrebbe mai immaginato che i suoi problemi di gonfiore potessero essere qualcosa di più di semplici disturbi digestivi. Tanto meno il segno di un tumore che uccide 11 donne ogni giorno nel Regno Unito.

Nel dicembre 2022, all'età di 33 anni, ha deciso di rivolgersi a uno specialista a Miami dopo aver notato che il suo addome era talmente gonfio da farla sembrare "incinta di sette mesi". I medici inizialmente le hanno diagnosticato un'intolleranza al glutine, che le causava stitichezza, e hanno attribuito i sintomi anche a un forte stress.

Il gonfiore, però, non è mai scomparso e, anzi, è peggiorato al punto da compromettere la sua capacità di camminare. Quando la situazione divenne insostenibile, Emily ha insistito per fare un'ecografia, che ha rivelato la vera causa dei suoi problemi: una grande massa nella zona pelvica. La biopsia ha confermato il terribile verdetto: cancro ovarico, una malattia che colpisce principalmente donne in età molto più avanzata rispetto a quella di Emily.

Solo durante l'intervento chirurgico per rimuovere la massa si è rivelato quanto il cancro si fosse diffuso. La malattia si era estesa a più organi, tra cui il colon e la vescica. "Mi sono svegliata e ho chiesto… mio marito mi ha detto: ‘Sì, hanno preso tutto'. L'utero, le ovaie, le tube di Falloppio, la cervice: tutto rimosso, compreso l'appendice", ha raccontato Emily.

Purtroppo, Emily non potrà mai avere figli. Gli esami successivi hanno confermato che il suo cancro era di tipo "basso grado borderline", una forma più comune nelle donne tra i 20 e i 40 anni. Questo tipo di tumore presenta una prognosi favorevole, con una percentuale di sopravvivenza alta: l'80% delle donne diagnosticate prima dei 45 anni sopravvive almeno dieci anni. Tuttavia, il tumore risponde poco alla chemioterapia, rendendo l'intervento chirurgico l'opzione terapeutica principale.

Emily ha deciso di non sottoporsi a chemioterapia, preferendo concentrarsi su esami periodici per monitorare eventuali recidive. "Faccio esami del sangue ogni 90 giorni e scansioni ogni sei mesi. Potrebbe ripresentarsi, anche tra 10 o 20 anni", ha detto.

Nel Regno Unito, il cancro ovarico uccide 11 donne al giorno, circa 4.000 ogni anno. Secondo il NHS, i sintomi possono includere gonfiore, dolore addominale, perdita di appetito o sazietà precoce, frequente necessità di urinare, indigestione, stitichezza o diarrea, mal di schiena, stanchezza, perdita di peso inspiegabile e perdite vaginali dopo la menopausa.

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