Cuba, vaccino anti Covid gratuito anche ai turisti: presto Soberana 02 entra in fase 3
Priorità alla salute e non al profitto. È il senso della decisione del governo cubano, che ha deciso di offrire gratuitamente uno dei quattro vaccini in fase di sviluppo – il Soberana 02 – a tutti i cittadini dell'isola caraibica e anche ai turisti: il siero il prossimo primo marzo entrerà in fase 3 di sperimentazione e – se tutto andrà come prevedono gli scienziati cubani – entro la primavera sarà disponibile. A produrlo l’Instituto Finaly, di proprietà dello stato, ed è stato il direttore Vicente Vérez ad annunciare che l'antidoto verrà somministrato anche agli stranieri: "Non siamo una multinazionale che considera una priorità il profitto finanziario, il nostro obbiettivo è creare salute", ha dichiarato, aggiungendo che la sua distribuzione commerciale "avrà una strategia umanitaria".
Le aspettative sul vaccino cubano sono molto alte: il paese ha una lunga tradizione di eccellenza nella ricerca scientifica pubblica e dopo la fase 3 di sperimentazione – che interesserà 42.600 volontari – ad aprile dovrebbe prendere il via la produzione. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Prensa Latina, L'Avana è pronta a produrre circa 100 milioni di dosi esportandone una grandissima parte soprattutto nei paesi poveri. Sono quattro i vaccini in fase di studio: oltre a Soberana 02, l’Instituto Finlay sta sviluppando il vaccino Soberana 01, attualmente in Fase II di sperimentazione clinica. Il Centro de Ingeniería Genética y Biotecnología cubano sta testando altri due vaccini: Abdala e Mambisa.
A che punto sono i 4 vaccini sviluppati da Cuba
La ricerca sui quattro vaccini cubani è stata integralmente finanziata dallo Stato; il paese vive sotto embargo dal 1960, ma ciononostante è arrivato alla formulazione di quattro farmaci potenzialmente efficaci contro il Covid-19. Mentre Soberana 01 e Soberana 02 sono in uno stato più avanzato di sperimentazione e sono già stati inseriti nel registro dei trial clinici dell’Organizzazione Mondiale di Sanità gli altri due, chiamati Abdala e Mambisa, sono invece stati recentemente autorizzati dal Cecmed, il Centro di controllo statale dei farmaci, che ha dato il via libera agli studi di fase 1 rispettivamente nella città di Santiago di Cuba e nella capitale L’Avana.