Cuba approva la nuova Costituzione: cancellata la parola “comunismo” e ok ai matrimoni gay
A un anno e mezzo dalla morte di Fidel Castro e a pochi mesi dall'insediamento – al posto di Raul Castro – di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez alla guida del paese, il parlamento cubano ha approvato la nuova Costituzione, modificando in alcuni significativi passaggi quella licenziata nel 1976, in piena Guerra Fredda e con il paese alle prese con le minacce degli Stati Uniti e il sostegno critico all'Unione Sovietica. Il testo della nuova "magna carta" contiene 224 articoli e fino al novembre del 2018 sarà oggetto di consultazione popolare tra i cittadini prima di diventare pienamente operativo. Le principali novità istituzionali sono tre: la scomparsa della parola “comunismo”, l’introduzione della proprietà privata e degli investimenti esteri e l’apertura ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.
La Costituzione del 1976 all'articolo 5 stabiliva che gli sforzi dello Stato, del partito comunista, erano orientati verso “gli alti fini della costruzione del socialismo e dell’avanzata verso la società comunista“. Nel nuovo testo invece si fa riferimento solamente al socialismo. Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea nazionale, ha dichiarato all’aula che “è importante ricordare che molte cose nell’anno 1976 erano differenti, ed il Paese ed il mondo vivevano altre situazioni". Ciò non significa, tuttavia, che “rinunciamo alle nostre idee, ma soltanto che nella nostra visione pensiamo ad un Paese socialista, sovrano, indipendente, prospero e sostenibile”.
Per quanto riguarda l'economia, il nuovo testo di riforma riconosce “nuove forme di proprietà, tra le quali quella privata", pur conservando “come principio essenziale quello della proprietà socialista del popolo dei mezzi fondamentali di produzione”: il mercato privato può dunque avere un ruolo nell’economia socialista. Si trattava di un atto assolutamente dovuto dal momento che quasi mezzo milione di cubani hanno già una licenza per gestire piccole imprese private come ristoranti, officine meccaniche e affittacamere: il nuovo testo, tuttavia, potrebbe dare una spinta maggiore agli investimenti esteri.
Per finire l'ultima novità riguarda l’apertura al matrimonio tra persone omosessuali. L'articolo 36 della vecchia Costituzione descriveva il matrimonio come l’unione volontaria tra “uomo e donna“: ora, invece, dal testo riformato sparisce la specificazione di genere, definendo l’istituzione come unione volontaria tra “persone”.
