Crolla tettoia esterna della stazione di Novi Sad, in Serbia: 14 morti, anche una bimba di 6 anni

La tettoia esterna all’ingresso della stazione ferroviaria di Novi Sad, capoluogo della regione autonoma della Vojvodina, è crollata travolgendo alcune persone che si trovavano sotto l’infrastruttura. Il premier Vucevic: “Venerdì nero per tutta la Serbia”. “Vi assicuro che i responsabili saranno puniti”, ha detto ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic.
A cura di Biagio Chiariello
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I soccorritori intervenuti dopo l'incidente a Novi Sad
I soccorritori intervenuti dopo l'incidente a Novi Sad

Quattordici persone sono morte e diverse sono rimaste ferite. È drammatico il bilancio dell'incidente avvenuto ieri, venerdì 1° novembre, a Novi Sad, capoluogo della regione autonoma della Vojvodina, in Serbia, dove la tettoia esterna all’ingresso della stazione ferroviaria è crollata, travolgendo alcune persone che si trovavano sotto l’infrastruttura.

Secondo la compagnia ferroviaria statale serba, l'incidente è avvenuto alle 11:50 ora locale: a cedere è stata la struttura in vetro, metallo e cemento sopra la porta d’ingresso della stazione. La costruzione non faceva parte della ristrutturazione recentemente effettuata sull’edificio, nell’ambito del progetto della linea ferroviaria ad alta velocità tra la città e Subotica, al confine con l’Ungheria. I lavori comunque non erano ancora stati completati.

Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Goran Vesic, ha assicurato che le responsabilità del crollo saranno accertate, e la procura ha aperto un’inchiesta. Sul posto è intervenuto anche il Ministro dell’Interno, Ivica Dacic: "L'operazione di soccorso è estremamente impegnativa. Sono coinvolti oltre 80 soccorritori, con l'assistenza di macchinari pesanti", ha dichiarato. Il primo ministro Milos Vucevic ha parlato di un “venerdì nero per tutta la Serbia”.

"Oggi verranno interrogate 20 persone, a cominciare dai vertici, persone dei ministeri, delle ferrovie pubbliche", ha detto Dacic alla televisione Prva il ministro degli Interni Ivica Dacic. La polizia ha sequestrato documenti relativi alla stazione dagli uffici del Ministero delle Costruzioni, dei Trasporti e delle Infrastrutture. "Vi assicuro che i responsabili saranno puniti", ha detto ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic.

Il governo ha proclamato per domani una giornata di lutto nazionale, che a Novi Sad si prolungherà per altri due giorni. Tutti gli eventi e le manifestazioni pubbliche sono stati annullati, incluse le partite del campionato di calcio serbo.

Tra le vittime ci sono otto cittadini serbi, uno della Macedonia del Nord e cinque persone non identificate, tra cui una bambina di circa 6 o 7 anni.

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