Crolla palazzo in Russia, i morti sono 21: anche due bambini. Venti persone disperse
Assume sempre più i tratti di una immane tragedia l’esplosione di gas in un condominio a Magnitogorsk, cittadina russa degli Urali. I soccorritori hanno comunicato di aver estratto 21 corpi, tra cui quelli di due bimbi, dalla macerie del palazzo crollato. I dispersi sono invece una ventina e la speranza di trovare qualcuno ancora in vita è davvero appesa ad un filo: anche e soprattutto perché le temperature sono scese a -27 gradi.
Martedì i soccorritori hanno recuperato un bambino di 10 mesi, che è stato restituito alla madre. È in un ospedale di Mosca e non è in pericolo di vita, nonostante la gravità delle ferite subite. Il piccolo Ivan ha trascorso 35 ore nel freddo glaciale: quando è stato recuperato dai soccorsi aveva gli arti congelati, un trauma cranico e fratture multiple su entrambe le gambe. Anche sua madre sarebbe sopravvissuta alla tragedia. Sei persone, fra cui due bambini, sono state portate in salvo. Il ministero delle emergenze ha reso noto che alle 14.30 di Mosca, le 12.30 in Italia, sono stati recuperati i corpi di 21 persone, tra cui due bambini. “Il lavoro prosegue per localizzare altre 20 persone” si legge in una nota.
L'esplosione ha squarciato il primo piano del palazzo quando erano le 06:02 ora locale (01:02 in Italia), causando il crollo dei sette piani superiori. In totale, 48 appartamenti, che ospitavano 120 persone, sono stati distrutti. I testimoni hanno descritto “un’onda di fuoco” e hanno detto che lo scoppio ha infranto i vetri dei palazzi vicini. Le autorità hanno segnalato anche qualche danno alle sezioni vicine al blocco abitativo, costruito nel 1973. Gli investigatori non hanno trovato tracce di esplosivo sul posto e il servizio di sicurezza dello Stato non ha più dubbi sul fatto che il disastro sia stato provocato da una fuga di gas. Tuttavia, è stata aperta un'indagine penale, per sospetta negligenza.