Criticano la scuola nella chat WhatsApp delle mamme, coppia inglese arrestata davanti alla figlia di 3 anni

Una coppia inglese è stata arrestata dopo aver criticato la scuola della figlia maggiore in una chat WhatsApp di mamme. A raccontare la vicenda sono stati i due protagonisti: Maxie Allen, 50 anni, produttore di Times Radio, e la compagna Rosalind Levine, 46 anni, di Borehamwood, papà e mamma di due bambine di 9 e 3 anni, che lo scorso gennaio sono stati detenuti dalla polizia in una cella per otto ore.
L'inaspettata disavventura è nata da un gruppo su WhatsApp, in cui i due malcapitati avevano sollevato perplessità sul processo di reclutamento degli insegnanti per la scuola elementare della figlia. Proprio per questo si sono ritrovati con sei poliziotti in salotto e otto ore in stato di fermo con le accuse di molestie, "comunicazioni malevole" e disturbo alla quiete scolastica.
"Pensavo che una delle mie figlie fosse morta", ha raccontato la signora Levine, ancora sconvolta dal blitz in casa dei poliziotti, avvenuto mentre si stava occupando della più piccola e raccoglieva giocattoli per beneficenza. Ma facciamo un passo indietro: a maggio 2024 il preside della scuola della cittadina, la Cowley Hill Primary School, ha annunciato il proprio pensionamento. Allen, secondo quanto si evince dai media inglesi, avrebbe chiesto spiegazioni sul perché non fosse stato avviato un processo di selezione aperto per la nuova guida dell’istituto. Le sue domande, però, sono rimaste senza risposta, mentre ai genitori è arrivato un avvertimento da parte della presidente del consiglio scolastico, Jackie Spriggs, che parlava di commenti “diffamatori” sui social media. Poco dopo, è arrivato il divieto di accesso alla scuola per Allen e Levine, accusati di aver “ingiuriato” la signora Spriggs. Poi, a fine gennaio la polizia si è presentata alla porta di casa della coppia con due auto, un furgone, e sei agenti pronti all’azione.
Ma dopo 5 settimane le indagini sono state archiviate. "È stato distopico, kafkiano. Un eccesso di potere. Non abbiamo mai usato linguaggio offensivo o minaccioso, nemmeno in privato. È inconcepibile che una legittima indagine di genitori venga chiusa a suon di manette", ha raccontato Allen in un video che ha pubblicato proprio Times Radio.
Dal canto suo, la Cowley Hill Primary ha difeso la propria posizione: la scuola avrebbe chiesto l’intervento delle forze dell’ordine dopo "un elevato volume di corrispondenza" e post social "che hanno sconvolto il personale". Niente a che vedere, a sentir loro, con la "volontà di silenziare i dissidenti".
In una dichiarazione, la polizia dell'Hertfordshire ha confermato: "A seguito di segnalazioni di molestie e comunicazioni malevole, che sono reati penali, un uomo e una donna di Borehamwood, entrambi sulla quarantina, sono stati arrestati mercoledì 29 gennaio. Gli arresti erano necessari per indagare a fondo sulle accuse, come di routine in questo tipo di questioni. A seguito di ulteriori indagini, gli ufficiali hanno ritenuto che non si dovessero intraprendere ulteriori azioni a causa di prove insufficienti".