Critica il “genocidio di Israele a Gaza”. Studentessa musulmana arrestata negli Stati Uniti

Rumeysa Ozturk, studentessa musulmana di origini turche e dottoranda alla Tufts University, è stata fermata martedì sera (25 marzo) dagli agenti del Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti con l'accusa di sostenere Hamas. Il fermo è avvenuto nei pressi della sua casa a Medford, nel Massachusetts, mentre si dirigeva a incontrare alcuni amici per la cena che interrompe il digiuno del Ramadan.
Secondo le autorità, il visto della studentessa sarebbe scaduto, ma la sua avvocata, Mahsa Khanbabai, ha dichiarato che il documento è valido e che, al momento, non esistono accuse ufficiali nei suoi confronti. "Non sappiamo dove si trovi e non siamo riusciti a contattarla", ha riferito la legale al New York Times.
Un portavoce della Sicurezza Nazionale ha dichiarato che Ozturk avrebbe "partecipato ad attività a sostegno" del gruppo palestinese, un elemento che potrebbe giustificare la revoca del visto. La Tufts University ha preso le distanze dall'operazione: il rettore Sunil Kumar, in un'e-mail alla comunità accademica, ha chiarito che l'università non era a conoscenza della detenzione e ha ribadito le linee guida su come rispondere a visite improvvise da parte delle autorità federali.
L'accusa contro Ozturk sarebbe legata alla pubblicazione di un saggio d'opinione sul giornale dell'ateneo, in cui si criticava la gestione delle richieste di riconoscimento del "genocidio palestinese" e il disinvestimento da aziende legate a Israele. La portavoce della Sicurezza Nazionale, Tricia McLaughlin, ha precisato che la studentessa è stata trattenuta in base a una rara disposizione della legge sull'immigrazione e la nazionalità, che consente l'espulsione di individui ritenuti una minaccia per gli interessi di politica estera degli Stati Uniti. Lo stesso provvedimento è stato utilizzato dall'amministrazione Trump per cercare di espellere Mahmoud Khalil, leader delle proteste universitarie contro la guerra a Gaza alla Columbia University di New York.
Le immagini delle videocamere di sorveglianza mostrano Ozturk, vestita con un hijab e un camice bianco, mentre viene circondata dagli agenti, ammanettata e caricata su un'auto non contrassegnata. Il fermo ha scatenato una vasta ondata di proteste: migliaia di persone si sono radunate a Somerville per chiedere il rilascio della studentessa.