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Ucraina, occupati aeroporti in Crimea. In Russia riappare Yanukovich

Continua il clima di caos in Crimea. Militari russi hanno preso nella notte il controllo dell’aeroporto di Belbek, vicino a Sebastopoli. Intanto il nuovo governo di Kiev incassa il riconoscimento degli Stati Uniti.
A cura di S. P.
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Ore 16.30 – Aeroporto Sinferopoli pattugliato da filo-russi. L'aeroporto di Sinferopoli, capitale della Crimea, resta pattugliato in queste ore da ronde armate di miliziani locali filo-russi, alcuni in divisa senza insegne, altri in abiti civili. È quanto ha constatato l'Afp sul posto: le autorità di Kiev avevano annunciato di aver riportato lo scalo sotto il loro controllo.

Ore 15.15 – Mentre gli aeroporti della Crimea sono di fatto di nuovo sotto il controllo delle autorità ucraine (a sostenerlo è il nuovo direttore del Consiglio di Sicurezza ucraino, Andrii Parubii, che ha aggiunto però che i filorussi hanno formato dei posti di blocco attorno agli scali), sul fronte politico è tornato a parlare l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich. Da Rostov, nella Russia meridionale, l’ex presidente ha organizzato una conferenza stampa. “L'Ucraina è nelle mani di giovani neofascisti”, ha detto Yanukovich sostenendo di non essere stato “rovesciato”, ma costretto a lasciare il Paese dopo le minacce subite. L’ex presidente sarebbe atterrato ieri all'aeroporto militare di Rostov sul Don a bordo del suo aereo privato e scortato da caccia russi. Yanukovich si è “scusato prima di tutto di fronte ai veterani e poi al popolo ucraino per ciò che è accaduto: mi sono mancate le forze per mantenere la stabilità ed evitare il caos”. Ha parlato anche di Putin dicendo di non averlo incontrato ma di aver parlato con lui al telefono. A proposito della Crimea Yanukovich ha detto che “deve continuare a fare parte dell’Ucraina”. Ma di Putin e della Russia ha anche detto di stupirsi che il presidente “abbia taciuto sino ad oggi”.

Ore 11.15 – Chiesto l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu per affrontare la crisi. Il Parlamento ucraino ha deciso di chiedere una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu, di cui fa parte anche la Russia, per esaminare la situazione in Crimea. Il parlamento ucraino ha approvato una mozione in cui chiede ai membri del memorandum di Budapest del 1994 (Usa, Gran Bretagna e Russia) di garantire la sovranità e l'integrità territoriale del Paese, “confermando il loro impegno verso l'Ucraina” e lanciando “consultazioni immediate per far abbassare la tensione”. Nel memorandum di Budapest, Usa, Gran Bretagna e Russia si sono fatti garanti dell'indipendenza dell'Ucraina in cambio della sua rinuncia alla armi nucleari dopo il crollo dell'Urss. La mozione è stata votata da 230 deputati.

Ore 10.55 – La banca centrale ucraina ha annunciato di aver imposto un limite ai prelievi bancari di 15 mila grivnie (pari a 1.095 euro) al giorno. La valuta ucraina dall'inizio dell'anno ha perso il 20% del proprio valore a causa della grave crisi politica che ha investito il Paese.

UPDATE – Una fonte di Sebastopoli ha precisato a Interfax che i militari russi non hanno nulla a che fare con l'occupazione dell'aeroporto di Belbek. Secondo la fonte, gli autori del blitz sono attivisti dei reparti di autodifesa e il loro obiettivo è quello di impedire lo sbarco di forze legate alla protesta del Maidan.

Sale la tensione in Ucraina: militari russi hanno preso nella notte il controllo dell’aeroporto di Belbek, vicino Sebastopoli. La notizia è stata riportata da Interfax che cita fonti militari di Sebastopoli. Sarebbe una azione finalizzata a “prevenire l’arrivo dei militanti”. L’aeroporto, che è di proprietà dell’aeronautica ucraina, è presidiato lungo tutto il perimetro. Secondo quanto riporta la stampa, i militari, che indossano elmetti e giubbotti antiproiettili, sono arrivati a bordo di una decina di camion, scortati da autoblindo e auto della polizia stradale militare. Nella notte alcuni uomini armati non identificati avevano preso possesso dell’aeroporto di Sinferopoli. Gli uomini armati sono arrivati all’aeroporto su tre camion senza targa e davanti all’aerostazione si è subito raccolta una folla di manifestanti che sventolavano bandiera della flotta russa del Mar Nero. I primi voli della giornata, secondo quanto ha fatto sapere un responsabile amministrativo, non sono stati annullati e i passeggeri passano senza problemi i controlli. Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha accusato Mosca di “invasione armata” dopo l'occupazione degli aeroporti di Belbek e Sinferopoli. “Considero l'azione come un'invasione armata e un'occupazione”, ha postato sulla sua pagina Facebook il ministro.

Telefonata Biden- neo premier ucraino – Nella giornata di ieri, invece, nella capitale della regione autonoma della Crimea un commando di uomini armati pro-Russia aveva preso possesso della sede del Parlamento e del Governo locale e aveva issato la bandiera russa sulla facciata dell’edificio. Intanto il nuovo Governo di Kiev ha incassato il sostegno di Washington: il vicepresidente americano Joe Biden ha telefonato al neo primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk per promettere il sostegno degli Usa ai nuovi dirigenti del Paese.

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