Crisi Ucraina, G7: da lunedì nuove sanzioni per la Russia

All’indomani di una giornata ad altissima tensione in Ucraina, durante la quale è avvenuto anche il rapimento di un gruppo di osservatori dell’Osce da parte di alcuni separatisti filorussi (sarebbero 13 e non 7 come comunicato in un primo momento), il G7 ha reso noto che presto arriveranno nuove sanzioni contro Mosca. I Sette Grandi ribadiscono la loro condanna per quello che viene definito il tentativo illegale di annettere la Crimea e Sebastopoli e assicurano che si muoveranno rapidamente per imporre ulteriori sanzioni mirate contro Mosca. Già ieri il presidente americano Obama aveva parlato in teleconferenza con diversi leader europei, compreso Renzi. Da quelle consultazioni è stato prodotto un comunicato in cui i Paesi del G7 si dicono “profondamente preoccupati per i continui sforzi dei separatisti appoggiati dalla Russia di destabilizzare l’est dell’Ucraina”. Il G7 critica la Russia di Putin che – scrivono – “non ha assunto alcun passo concreto a sostegno di Ginevra”.

Siamo d'accordo – prosegue il comunicato – “sul fatto di muoverci rapidamente per imporre ulteriori sanzioni”, che saranno mirate e aumenteranno i costi per la Russia delle sue azioni. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le nuove misure potrebbero arrivare già lunedì e si andranno ad aggiungere a quelle già in vigore. Secondo quanto spiegato da un funzionario americano, ogni Paese deciderà quali misure adottare senza che necessariamente siano identiche. Non si chiude comunque la porta a una soluzione diplomatica della crisi: “Mentre continuiamo a preparare sanzioni più ampie e coordinate, mettiamo in evidenza che la porta resta aperta per una soluzione diplomatica, sulla base dell'accordo di Ginevra. Chiediamo alla Russia di unirsi a noi nell'impegno su questa strada”. Intanto è a Roma il premier ucraino Arseniy Yatseniuk che questa mattina ha in agenda un incontro con Matteo Renzi e uno con Papa Francesco.