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Crisi Grecia: i creditori propongono una proroga di 5 mesi

Dopo gli accordi sfumati in questi giorni i creditori della Grecia hanno proposto a Tsipras una proroga di 5 mesi.
A cura di Antonio Palma
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Update 20.00 – I creditori della Grecia hanno proposto al governo guidato da Alexis Tsipras l'estensione di 5 mesi dell'attuale programma di salvataggio, in scadenza il 30 giugno. Lo si apprende da fonti vicine ai creditori internazionali. I 5 mesi di proroga servirebbero anche per erogare ad Atene l'ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi, in modo che possa ripagare la scadenza del debito da 1,6 miliardi al Fondo monetario internazionale.

AGGIORNAMENTO – L'Eurogruppo si chiude senza accordo – La nuova proposta greca è stata discussa durante l'Eurogruppo. Gli aggiornamenti apportati però non sono bastati a trovare un accordo fra le istituzioni creditrici e Atene per l’esborso dell’ultima tranche da 7,2 miliardi di aiuti. Alexis Tsipras rassicura comunque tutti: "Dopo la proposta onnicomprensiva della Grecia, sono fiducioso che raggiungeremo un compromesso che aiuterà l’Eurozona e la Grecia a superare la crisi" ha detto il premier greco al suo arrivo al vertice UE. In seguito allo stope senza un accordo dei lavori, l’Eurogruppo verrà convocato di nuovo sabato mattina. Lo comunicano fonti UE.

Dopo ore di discussione si è concluso con un nulla di fatto il vertice dell'Eurogruppo convocato per discutere della questione Grecia. Anche se le proposte di Atene erano state accolte positivamente come un buon inizio della trattativa, in realtà mancava completamente una vera intesa tra le istituzioni creditizie e il paese mediterraneo, così l'Eurogruppo è stato di fatto inconcludente. La volontà di arrivare ad un accordo sembra sia forte da entrambe le pozioni e per questo dopo L'eurogruppo era stato convocato anche un vertice straordinario alle 23 di mercoledì. La discussione fra il premier ellenico Tsipras e i creditori è andata avanti per ore ma si è dovuta interrompere all’1.30 della notte senza esito. Il direttore del Fmi Christine Lagarde e il presidente della Bce Mario Draghi sono stati i primi a lasciare la riunione notturna. L'incontro tra i negoziatori però riprenderà oggi in mattinata, in vista della riunione dell’Eurogruppo prevista invece per le 13. Infine alle 18 è in programma l’inizio del Consiglio europeo con i 28 capi di Stato e di governo che però senza una bozza di accordo precedente potrà fare ben poco.

"Non abbiamo ancora raggiunto un accordo, siamo però determinati a continuare il nostro lavoro per fare il necessario" ha detto alla fine della riunione di ieri sera il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. In realtà però dopo ore di negoziati ad oltranza la sfiducia serpeggia su entrambi i fronti. “Il governo greco è fermo sulle sue posizioni” ha confermato un funzionario ellenico e lo stesso Tsipras ha accusato alcuni creditori di non volere un accordo. “Questo atteggiamento curioso sembra indicare che, delle due l'una: non c'è interesse in un accordo o c'è il sostegno di particolari interessi” ha chiosato il Premier greco probabilmente rivolto al Fmi. Il tempo a disposizione è poco ma Tsipras e i presidenti delle istituzioni creditizie hanno in programma un nuovo incontro alle 9 di stamani con l'obiettivo di arrivare ad una bozza da portare alla riunione di ministri delle Finanze europei.

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