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Crisi di governo in Olanda, il quarto esecutivo Rutte caduto su immigrazione e richieste d’asilo

Caduto il quarto esecutivo Rutte in Olanda: secondo i media locali, la coalizione di governo si sarebbe spaccata su temi relativi all’immigrazione e alle richieste di asilo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo i media olandesi, è ormai crisi di governo nel Paese. Il governo guidato da Mark Rutte, il quarto con lo stesso primo ministro, è caduto sull'approvazione di alcune misure sull'immigrazione e l'asilo. Il tema è il tallone d'Achille per tante coalizioni, compresa quella di governo.

Il primo ministro aveva chiesto all'Europa un cambio di passo sulle politiche per l'immigrazione da Bruxelles, ma lo sforzo non sembra essere bastato. Dalla Tunisia non sono arrivati i progressi sperati nonostante la visita di Rutte al fianco di Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni. Neppure dal Consiglio europeo di Bruxelles sarebbero arrivati gli input per permettere al governo di proseguire.

Il tema relativo alle politiche per l'immigrazione e la richiesta d'asilo ha quindi spaccato la coalizione di governo fino a portare alla sua caduta. Si potrebbe tornare ai voti nel mese di ottobre, secondo quanto scrive il De Telegraaf.

La colazione alla guida del quarto governo Rutte era formata dal Partito popolare per la libertà e democrazia (VVD), di cui è membro lo stesso primo ministro, dal D66, dai cristiano democratici dell’Appello cristiano democratico (Cda) e dai calvinisti dell’Unione Cristiana (Cu). Stando a quanto reso noto, a spaccare il governo sarebbero state ale misure volte a limitare il ricongiungimento familiare dei migranti.

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