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Crimea, Obama: “Russia fuori dal G8”. Mosca: “Non è una tragedia”

Dal G7 il presidente Usa minaccia sanzioni alla Russia mentre le truppe di Mosca hanno preso il controllo di una delle poche strutture militari ancora battenti bandiera ucraina in Crimea.
A cura di S. P.
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Ore 20.15 – Niente G8 in Russia – Dal vertice del G7 all'Aja confermano che quest'anno non ci sarà l'incontro del G8 previsto a Sochi in Russia dopo i fatti di Crimea. Ci sarà invece un altro summit G7 a giugno a Bruxelles. I leader dei sette Paesi sarebbero anche intenzionati ad espellere la Russia dal gruppo del G8, ma da Mosca ribattono che nessuno li può cacciare. "Nessuno può cacciare qualcun altro dal G8" ha dichiarato infatti il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, aggiungendo però che l'espulsione non rappresenterebbe "una grande tragedia" per Mosca. Ad ogni modo per il momento non ci sarà nessuna decisione concreta sul caso come ha spiegato la cancelliera Merkel. Il Ministro degli steri russo, anche lui all'Aja per incontri istituzionali, ha visto i partner dei Brics (Brasile, India, Cina e Sudafrica). Lavrov dopo l'incontro in Olanda ha ringraziato i quattro partner per la "comprensione della posizione russa sulla Crimea". Lavrov, per la prima volta dopo la crisi in Crimea, dovrebbe incontrare anche il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Deshchytsya, a margine del summit internazionale sulla sicurezza nucleare.

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Ore 11.25 – Da Obama sostegno a Ue. Nel suo primo intervento in Olanda, il presidente Obama ha sottolineato che gli Usa sono “uniti con la Ue” nel sostegno al governo di Kiev. Le sanzioni che Stati Uniti ed Europa imporranno, ha detto ancora Obama, “avranno un impatto sull'economia della Russia”. Sanzioni che saranno concordate dagli Usa con “i partner europei“.

Ore 10.55 – Kiev ordina a truppe ritiro dalla Crimea. Il presidente ad interim ucraino Oleksandr Turchynov ha dato disposizioni al ministero della Difesa affinché tutte le truppe vengano ritirate dalla Crimea. “Il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ha deciso, su indicazione del ministero della Difesa, di condurre una ripiegamento delle unità militari di stanza nella Repubblica Autonoma della Crimea”, è quanto ha spiegato Turchynov incontrando un gruppo di deputati. Il presidente ucraino ha precisato che è stato anche “ordinato al governo di far evacuare i familiari dei militari ucraini” e “di provvedere alla loro sistemazione” nonché “a quella di tutti coloro che sono costretti a lasciare le loro case”.

Le truppe russe hanno preso il controllo della base navale di Feodosia, in Crimea: si tratta di una delle poche strutture militari ancora battenti bandiera ucraina dopo l'annessione alla Russia. È quanto ha reso noto il portavoce della Difesa ucraina Vladislav Seleznyov, citato dalla Bbc. Secondo quanto riferisce Seleznyov, le truppe di Mosca hanno attaccato la base da due direzioni usando armi automatiche e granate stordenti. Poi hanno accerchiato le forze ucraine e legato le mani agli ufficiali. Un soldato della base di Feodosia ha confermato a un'agenzia di stampa che sono stati sparati colpi d'arma da fuoco e che la base è stata conquistata. Si tratta del terzo attacco di questo genere da parte delle forze russe in 48 ore. Fonti della Difesa di Mosca affermano che la bandiera russa è stata issata su 189 tra unità e strutture ucraine in Crimea.

Oggi è previsto all’Aja in Olanda il G7 sulla crisi ucraina: partecipano, tra gli altri, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il premier italiano Matteo Renzi. In agenda anche un incontro tra il Segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Grande assente è il presidente russo Vladimir Putin. Prosegue, intanto, il dispiegamento di truppe russe al confine con l’Ucraina: una situazione che allarma non solo l’Ucraina ma anche la comunità internazionale. Si teme che Mosca intenda annettere dopo la Crimea anche la Transnistria, regione russofona della Moldavia. Il Cremlino, da parte sua, nega le accuse affermando di rispettare gli accordi.

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