Crimea: primi spari di avvertimento dei soldati russi contro militari ucraini
Resta alta la tensione in Crimea dove oggi purtroppo si registrano i primi spari. Mentre Putin ha assicurato che per il momento non ci sarà un intervento militare russo in Crimea riservandosi però il diritto di intervenire, nella Repubblica autonoma infatti soldati russi di guardia davanti ad una base militare ucraina hanno esploso diverse raffiche di mitra di avvertimento contro i soldati ucraini. L'incidente è avvenuto davanti ad una base aerea a Belbek, nei pressi di Sebastopoli, da giorni sotto assedio da parte delle truppe di Mosca che di fatto hanno assunto il controllo della regione. I soldati di Mosca hanno sparato in aria alcuni colpi di avvertimento quando una colonna di 300 uomini disarmati dell'esercito ucraino si è avvicinata al campo d'aviazione attorno alle otto italiane di stamani. Il gruppo di soldati ucraini con in testa un ufficiale e due bandiere, una dell'Ucraina l'altra rossa con falce e martello, si sono avvicinati allo schieramento russo cantando inni militari, ma sono stati interrotti dalle raffiche di mitra dei soldati russi che circondano la base. I russi hanno puntato le armi ad altezza d'uomo minacciando di aprire il fuoco se gli ucraini avessero continuato ad avanzare.
Ucraini rimangono all'esterno della base – Dopo attimi di tensione con urla da entrambi i lati, la situazione si è distesa con l'ufficiale ucraino che è riuscito a parlare con i militari russi spiegando le loro ragioni, ma senza risultato. I militari ucraini, che prima dell'assedio operavano nella base, hanno chiesto di poter rientrare e svolgere il proprio lavoro, ma le loro richieste sono state respinte. L'iniziativa infatti non sembra aver avuto successo e, come ha spiegato un funzionario ucraino, i soldati di Kiev sono rimasti all'esterno della base.