Crimea: madre e figlio di sei mesi muoiono schiacciati da un ascensore
Un guasto a un ascensore di un edificio di Simferopol, in Crimea (territorio ucraino sotto occupazione russa) ha causato la morte di un bambino di appena sei mesi e di sua madre. Natalia Simonova, questo il nome della donna, ha visto il piccolo morire schiacciato e in preda alla disperazione ha chiamato il marito per chiedere aiuto. Quando l'uomo è arrivato sul posto, però, un nuovo malfunzionamento dell'elevatore ha ucciso anche Natalia.
Ma cosa è accaduto? Cosa ha causato la tragedia? La donna, di 38 anni, era da poco uscita dall'appartamento in cui viveva, al nono piano di un palazzo, portando il figlio nel passeggino. Ha preso l'ascensore, che durante la sua discesa verso il piano terra si è però bloccato tra il terzo e il quarto piano. La donna ha chiesto aiuto, poi in preda al panico ha forzato la porta e tentato di spingere fuori il passeggino. In quel momento l'ascensore è tornato a muoversi in su e giù schiacciando il figlio, che è morto.
A quel punto la donna ha preso il telefono e – distrutta dal dolore – ha chiesto aiuto al marito, Oleg: "Era terrorizzata. Gridava e piangeva dicendo che nostro figlio era morto. Mi sono precipitato in suo aiuto, ma quando lei ha tentato di uscire dall'ascensore quello ha ricominciato a muoversi e l'ha schiacciata. L'elevatore ha iniziato a muoversi in su e in giù, non sapevo cosa fare. Ho dovuto assistere alla morte di mia moglie e ora non ho più niente".
Natalia e suo figlio sono stati sepolti qualche giorno fa, mentre la polizia sta indagando sulle ragioni del guasto all'ascensore. Gli altri inquilini del palazzo hanno fatto sapere che altre volte, in passato, c'erano stati guasti, e che nonostante le segnalazioni gli amministratori del condominio non avevano svolto le riparazioni, evidentemente per non spendere denaro. Ora, però, rischiano l'incriminazione per omicidio e una condanna a 10 anni di carcere.