Da zero a 174mila casi in pochi giorni: in Corea del Nord ora il Covid è fuori controllo
In Corea del Nord si aggrava la situazione Covid. In un giorno il Paese ha riportato 21 nuovi decessi e altre 174.440 persone con sintomi febbrili, mentre si tenta di rallentare la rapidissima diffusione del virus tra la popolazione non vaccinata. In tutto i contagiati da fine aprile ad oggi sono stati 524.440. Il governo ha dichiarato sabato che 243.630 persone sono guarite e 280.810 sono in quarantena. I media statali non hanno specificato quanti dei casi di febbre e dei decessi sono stati confermati come infezioni da coronavirus. Lo scorso giovedì, però, il Paese ha imposto diversi blocchi a livello nazionale. Secondo alcuni si tratterebbe di un vero e proprio lockdown.
Secondo l'Agenzia di Stato nordcoreana il leader Kim Jong Un sarebbe molto preoccupato. "L'epidemia è un grande disastro – avrebbe detto – specificando che la crisi può essere superata, anche facendo tesoro dell'esperienza della Cina nella lotta al Covid". Dall'inizio della pandemia, da quanto si può apprendere, la Corea del Nord non ha alcun vaccino anti-Covid a disposizione, utilizzando in piccola parte quelli di altri Paesi. Il leader nordcoreano ha presieduto una riunione del Politburo, il massimo organo istituzionale del Paese. Durante l'incontro sono state discusse le modalità fornire rapidamente e distribuire tutto il materiale medico destinato ad affrontare l'emergenza per "ridurre al minimo le perdite di vite umane".
La cooperazione con la Cina, quindi, è per Kim l'elemento principale per provare a frenare rapidamente il contagio e riportare la situazione alla normalità. Considerando però la solita poca affidabilità delle informazioni che provengono dalle fonti ufficiali nordcoreane è difficile capire se il numero di morti e contagiati sia davvero quello o se sia stato volutamente sottostimato.