Covid, Shanghai torna in lockdown: i cittadini terrorizzati prendono d’assalto i supermercati
Nella giornata di sabato Shanghai tornerà quasi del tutto in lockdown per un ciclo di test di massa contro il Covid-19. Dopo l'ultimo periodo di quarantena, la città più popolosa della Cina stava tornando a fatica alla normalità con la riapertura dei negozi e delle attività non essenziali. L'emergere di nuovi contagi ha portato però le autorità a imporre un nuovo round di tamponi molecolari. Il lockdown riguarderà almeno 8 dei 16 distretti di Shanghai.
La decisione è stata presa in seguito alla registrazione di 6 nuovi casi locali nella giornata di ieri e 5 asintomatici. Altri 5 contagi sono stati trovati fuori dalle aree di quarantena, facendo così scattare l'allarme. Con la strategia "zero Covid", la Cina punta a registrare zero nuovi contagi. Le autorità monitorano costantemente la popolazione con test di massa e, in caso di positività, impongono lunghi lockdown. La frequenza dei periodi di quarantena, però, sta causando non pochi problemi al Paese. I residenti di Shanghai, infatti, hanno lamentato nei mesi scorsi l'impossibilità di accedere a una serie di beni essenziali e la scarsità di cibo sugli scaffali dei supermercati.
Superato a fatica l'ultimo rigido periodo di quarantena, ora i cittadini saranno nuovamente costretti in casa. Le autorità hanno assicurato che il lockodwn durerà solo il tempo necessario per condurre un test di massa sugli abitanti dei distretti. É facile però che, con la rilevazione di nuovi positivi, le restrizioni vengano nuovamente estese per settimane.
L'annuncio riguardante il weekend di test a tappeto ha scatenato il panico: i residenti si sono precipitati nei supermercati per fare scorta di cibo e medicinali, formando lunghe file alle casse e svuotando in poche ore gli scaffali. I distretti che saranno sottoposti ai tamponi di controllo sono quelli più popolosi dell'intera Shanghai. Nel mirino anche alcuni centri commerciali molto frequentati.