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Covid 19

Covid, negli Usa ora la variante Gryphon è la più diffusa: ha raddoppiato i contagi in una settimana

La sottovariante XBB.1.5, nota come Gryphon, è diventata la più diffusa negli Stati Uniti. Fino a poche settimane fa, veniva registrata in pochissimi casi. Gryphon già preso piede anche in alcuni Paesi asiatici, ma i vaccini continuano a essere efficaci per proteggere dalla malattia grave.
A cura di Luca Pons
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Gryphon, la sottovariante del coronavirus che ha fatto discutere per la sua forte diffusione in Asia negli ultimi mesi, è in fortissima crescita anche negli Stati Uniti. A metterlo in evidenza è uno scienziato americano, Eric Topol, che mostra una ‘mappatura' delle principali varianti presenti negli Usa.

Secondo i dati commentati da Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, California, nella scorsa settimana la variante XBB.1.5 (soprannominata Gryphon, appunto), ha raddoppiato i suoi contagi. È diventata, così, la sottovariante di gran lunga più diffusa nel Paese. I dati sono stati postati il 30 dicembre, quindi si tratta di una previsione fatta con un giorno di anticipo, ma i numeri sono stati sostanzialmente confermati dai fatti.

A novembre, Gryphon era a malapena presente negli Stati Uniti, ma in poche settimane la situazione si è ribaltata. Dall'inizio di dicembre, la sua diffusione è cresciuta a un ritmo decisamente rapido. Oggi è arrivata a superare anche il sottolignaggio BQ.1.1, noto come Cerberus (dominante in Italia), che nelle proiezioni di Topol riguarda il 26,9% dei casi di positività negli Usa.

Si tratta, come sottolinea Topol, della crescita più rapida di una variante dai tempi di Omicron BA.1, un anno fa. Ieri, 31 dicembre 2022, negli Stati Uniti sono state ricoverate 45.279 persone malate di Covid-19, il numero più alto dal febbraio 2022.

Gryphon (XXB.1.5) è stata denominata "probabilmente la più evasiva dal punto di vista immunitario" dal professor Amesh Adalja, specialista di salute pubblica presso il Johns Hopkins Center for Health Security. È stata scoperta il 13 agosto 2022, e la sua diffusione è stata più rapida inizialmente soprattutto in Bangladesh e Singapore, un Paese con un alto tasso di vaccinazione.

Secondo quanto è noto finora, comunque, si tratterebbe di una variante contro la quale i vaccini possono prevenire la malattia grave. Un alto numero di infetti, quindi, non dovrebbe equivalere a un alto numero di malati gravi, nei Paesi in cui il tasso di vaccinazione è alto. Si tratta, infatti, di una sottovariante di Omicron, la variante dominante nel mondo in questo momento. I vaccini disponibili oggi sono aggiornati proprio per contrastare Omicron.

Il motivo per cui Gryphon è stata più discussa, nell'ultimo mese, è l'esplosione di casi di Covid in Cina. Tuttavia, secondo i dati più recenti messi a disposizione della comunità scientifica, Gryphon non è la principale causa dell'aumento dei contagi nella Repubblica popolare cinese. La maggior parte dei campioni analizzati, infatti, mostrano che in Cina avrebbe preso piede la BF.7, un'altra sottovariante di Omicron, anche questa già presente in Italia, ma solo per il 10% dei nuovi positivi. In ogni caso, quindi, la vaccinazione resta uno strumento efficace per tutelarsi dalle varianti in circolazione oggi.

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