Covid, negli USA i contagi tornano a correre negli stati dell’ovest e del sud
L'ondata estiva di Covid negli Stati Uniti è iniziata prima del previsto. Da circa due settimane infatti i dati a livello federale indicano che i contagi sono tornati ad aumentare, in particolare negli stati al sud e all'Ovest dell'Unione, dove i casi sono considerati "elevati".
Come spiegano i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie per la prima volta da mesi non c'è nessuno stato o territorio negli Stati Uniti in cui nell' ultima settimana le infezioni da Sars-Cov2 siano diminuite. Due sono ora le varianti del virus che stanno preoccupando i CDC: le KP.3 and LB.1, entrambe con un trend di contagi in forte salita.
Le infezioni accertate dovute alla mutazione KP.3 rappresentano oggi un terzo dei casi contro il 25% di solo due settimane fa. La variante LB.1 è responsabile del 17.5% delle nuove diagnosi. Secondo gli scienziati, la LB.1 avrebbe una capacità di contagio più alta ed appare destinata a prendere il sopravvento anche sulla KP.3.
Secondo il dottor Robert Hopkins, direttore medico della National Foundation for Infectious Diseases, "il virus tende a replicarsi bene e a rimanere in vita in un ambiente caldo e umido. Il Sud e l’Ovest degli Stati Uniti sono territori umidi e caldi in questo momento". L’impennata estiva è diventata una costante negli ultimi anni ma gli esperti avvertono che il coronavirus può essere ancora piuttosto imprevedibile. "Penso che sia ancora un po' presto per dire quale sarà il modello standard", ha detto Hopkins. "Una larga parte della popolazione è stata esposta al virus, i picchi sono stati un po' meno alti e abbiamo avuto la tendenza a vedere un aumento estivo e uno invernale. Ma se questo modello continuerà, se diventerà una malattia diffusa per tutto l'anno o se il virus resterà in un periodo particolare è ancora presto per dirlo".